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ASCOLI Oggi alle 19 al Caffè Sonia a Castel di Lama si terrà un incontro con Raffaele Tassotti e la sua lista di candidati, in previsione delle elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione della Banca del Piceno che si terranno il 5 maggio.
I patti
«Pacta sunt servanda - afferma Raffaele Tassotti - i patti sono da rispettare! Tuttavia così non è stato. Il presidente designato e votato dall’assemblea che sancì la fusione, Aldo Mattioli, in seguito ad accordi trasversali, è stato costretto a dimettersi. A sua volta Mariano Cesari, artefice dell’operazione e subentrato a Mattioli, è stato vittima degli stessi giochi, con la successione di Alfio Bagalini, fino a presentare un consiglio di amministrazione spaccato in tre tronconi». Tassotti spiega anche il motivo della sua candidatura. «Da questo miscuglio, che non ha certo giovato alla Bcc del Piceno, è sorta l’esigenza di proporre una lista di persone di buon senso e volontà e non compromesse in manovre che non contemplano assolutamente l’interesse della banca.
I confronti
Non sta fermo nemmeno Sandro Donati, il terzo candidato alla presidenza. «La lista ha scelto di continuare sulla via del confronto con tutti i soci, dando seguito al percorso svolto fin qui e confermando il proprio impegno al fianco del territorio, a cui ben 1.330 soci sostenitori hanno scelto di dare fiducia in sede di candidatura, a fronte delle rispettivamente 779 e 339 firme presentate dalle altre due liste. Potendo contare sulla partecipazione attiva di professionisti, imprenditori, esperti nel campo della sostenibilità e attuali componenti del Cda, la lista è in grado di esprimere professionalità di primo piano attive in tutto il territorio di riferimento della Banca del Piceno, sfruttando un ampio ventaglio di competenze per favorire l’accesso al credito da parte di imprenditori e cittadini e offrire un contributo prezioso al percorso di crescita della banca». «Il nostro obiettivo - conclude Donati - è proporre un modello di banca vicino alle esigenze di soci e correntisti».
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Corriere Adriatico