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SAN BENEDETTO - Armato di smart-phone, un piccolo esercito di cittadini va quotidianamente a caccia di disservizi, contribuendo così al miglioramento urbano. Boom di adesioni a “Municipium”: nuovo sistema telematico che consente d’inviare segnalazioni fotografiche al Comune in tempo reale. Punta di diamante di questa struttura, è un’applicazione per cellulare. Un programmino sviluppato dalla società “Maggioli” che a San Benedetto è stato lanciato alla fine di giugno. In meno di due mesi, è stato scaricato da oltre 500 persone.
Finora, sulla piattaforma di “Municipium” sono arrivate ben 631 segnalazioni.
Entrando più nel dettaglio, sempre dal Comune fanno sapere che la parte del leone la fa l’igiene urbana. Dai cassonetti dell’immondizia strapieni, alla presenza eccessiva di topi, passando all’abbandono scriteriato di rifiuti (anche ingombranti) sia in centro che nelle strade di periferia. Arrivano poi diverse segnalazioni riguardo ai disservizi della pubblica illuminazioni. Dai lampioni spenti a quelli potenzialmente pericolanti, queste criticità sono tra le più indicate. Il precario stato di conservazione di diversi lampioni è ben noto agli addetti al lavori del Comune. Non a caso, è stato già attivato un programma straordinario di monitoraggio e sostituzione, dal valore complessivo di circa 1 milione di euro. A seguire, in questa particolare classifica c’è il grande classico delle buche. La situazione degli asfalti lungo la Riviera è sotto gli occhi di tutti. Non a caso - secondo una stima redatta dall’assessorato al Bilancio durante l’attuale amministrazione - per rimettere completamente in sesto tutte le strade sambenedettesi ci vorrebbero 25 milioni di euro.
L’occhio attento dei cittadini punta anche sulla segnaletica stradale. Neanche questa, purtroppo, si salva dagli attacchi degli imbrattatori. Così, in più punti della città, campeggiano segnali così deturpati da diventare inservibili. La loro sostituzione costringe il Comune a sborsare non pochi soldini. I cartelli stradali, infatti, hanno un costo medio che si aggira tra i 30 ed i 50 euro l’uno. Scendendo ancora in classifica, troviamo le carenze nelle potature del verde pubblico. Pecche sulle quali, ultimamente, ha alzato la voce anche il comitato di quartiere Mare.
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Corriere Adriatico