«Dopo sei mesi necessaria una verifica». De Vecchis rompe gli indugi sull'assessore all'urbanistica Gabrielli

«Dopo sei mesi necessaria una verifica». De Vecchis rompe gli indugi sull'assessore all'urbinistica Gabrielli
SAN BENEDETTO  - «Le nostre posizioni sono frutto di sei mesi di vissuto e credo che una verifica sia più che lecita». Dopo lo sfogo di Rivoluzione Civica...

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SAN BENEDETTO  - «Le nostre posizioni sono frutto di sei mesi di vissuto e credo che una verifica sia più che lecita». Dopo lo sfogo di Rivoluzione Civica ora le parole del capogruppo di San Benedetto Viva Giorgio De Vecchis che non sembra voler gettare acqua sul fuoco, anzi. La situazione in maggioranza è incandescente e gran parte della coalizione sembra pronta a chiedere la testa dell’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli. 

 

 
«Sulla stampa è arrivata solo una parte delle criticità e problematiche che in questi primi sei mesi sono emerse dal comportamento dell’assessore Gabrielli», afferma De Vecchis il quale spiega come la nomina del legale Paolo Gaetani, fratello del capogruppo di Libera, in difesa del Comune nel contenzioso Areamare, sia solo l’ultimo anello di una serie di vicende che lo avrebbero visto creare delle criticità in seno alla coalizione. Insomma, dalle indiscrezioni dei giorni scorsi oggi il nome viene detto chiaramente. Gabrielli. Per i colleghi della maggioranza non si sarebbe occupato solo di urbanistica ma avrebbe sforato e invaso settori altrui, forse mosso anche da una maggiore esperienza. 


Allo stesso tempo però De Vecchis rigetta l’accusa di essere salito sull’Aventino in quanto non investito dalla carica di capo di gabinetto. «Già lo scorso 1 marzo avevo comunicato a Spazzafumo di non essere interessato a quel ruolo- dichiara De Vecchis - Resta la necessità di una verifica politica che forse sarebbe il caso di affrontare dopo 180 giorni». Intanto si attende sia la formalizzazione della nomina del capo di gabinetto (Claudio Salvi) che del dirigente all’urbanistica. 


Il capogruppo di Libera Stefano Gaetani sceglie la strada del silenzio stampa e si limita a dire: «Non attacco, né difendo qualcuno». Di conseguenza per chi si aspettava una difesa a spada tratta dell’assessore all’urbanistica da parte del proprio capogruppo è rimasto deluso. «Il nodo che ha fatto scoppiare il “caso Gabrielli” è stato l’incarico all’avvocato Gaetani – spiega il consigliere di San Benedetto Viva Umberto Pasquali – provvedimento che ci ha creato imbarazzo nonostante sia stato preso alla luce del solo, senza sotterfugi, ma Gabrielli poteva risparmiarselo. Credo sia giusto che il sindaco faccia il punto». 

 
Le conseguenze di questa crisi potrebbero emergere tutte nel consiglio comunale previsto, ma ancora non convocato, per il prossimo 7 maggio che vede all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo. In quel caso la rottura all’interno della maggioranza, se non sanata per quella data, potrebbe dare seguito ad assenze se non addirittura ad astensioni sul voto. 


A prendere le difese di Gabrielli, invece, Spazzafumo che sottolinea come l’assessore abbia lavorato bene in questi mesi e ribadendo la sua fiducia nata già in campagna elettorale quando l’amministratore era coordinatore del tavolo dell’urbanistica. «Nella mia giunta- puntualizza il primo cittadino – chi non lavora bene o compie delle sciocchezze viene allontanato, ma non è il caso di Bruno».

 

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Corriere Adriatico