San Benedetto, variante Areamare dopo il Tar ora lo scontro con il Comune si strasferisce al Consiglio di Stato

San Benedetto, variante Areamare dopo il Tar ora lo scontro con il Comune si strasferisce al Consiglio di Stato
SAN BENEDETTO - La vicenda Areamare torna sui banchi del tribunale. A seguito del ricorso al Consiglio di Stato presentato dalla società edile il Comune ha incaricato...

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SAN BENEDETTO - La vicenda Areamare torna sui banchi del tribunale. A seguito del ricorso al Consiglio di Stato presentato dalla società edile il Comune ha incaricato l’avvocato Stefano Orena di difendere l’ente. Si torna quindi a discutere delle due aree in via Mare e via del Cacciatore dove i privati intendono realizzare 18 immobili. 



La società Areamare ha impugnato il pronunciamento del Tar Marche emesso lo scorso luglio. Nella prima sentenza era stato ribadito come il Comune non dovesse fornire alcuna risposta all’impresa, per la mancata approvazione della variante al Prg, e che l’ultima parola spettava alla giunta. Da qui la decisione da parte dell’impresa di rivolgersi al Consiglio di Stato ribadendo come l’amministrazione si dovrebbe pronunciare su una vicenda che va avanti da ben cinque anni. Era il 2017, infatti, quando la società Areamare presentava il suo progetto di variante al Piano regolatore generale rispondendo a una proposta del Comune derivante dall’articolo 16, quindi i privati potevano proporre elaborati con cambi di destinazione delle aree che sarebbero state rilasciate ma in cambio avrebbero dovuto versare un contributo straordinario. Cinque anni in cui l’amministrazione non ha portato avanti l’iter fino all’elezione della giunta Spazzafumo che ha deciso di abbandonare il percorso delle varianti per procedere con la revisione del Prg. Da qui il sollecito affinché l’esecutivo si pronunci sul da farsi. 

Il progetto nato nel 1992
 

Il progetto Areamare nasce nel 1992 ed è passato attraverso amministrazioni di destra e di sinistra, strumenti urbanistici dai Prusst fino all’articolo 16 del testo unico edilizia passando per il Poru. Insomma un elaborato che ha attraversato la storia urbanistica sambenedettese degli ultimi 30 anni. L’iter della variante Areamare è arrivato fino alla valutazione da parte dell’Agenzia delle entrate che ha valutato il contributo in 1,2milioni di euro. La ditta era pronta a sborsarli, ma il 30 aprile del 2020 arrivò una missiva dove il Comune informava come il percorso delle varianti veniva sospeso in attesa dell’approvazione di un documento generale di indirizzo. Poi l’elezione della nuova giunta che invece non intende affatto portare avanti le varianti ma Areamare pretende una risposta formale e non un silenzio assenso.

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Corriere Adriatico