San Benedetto, ultra in coma: alcuni poliziotti sotto la lente della Procura

San Benedetto, ultra in coma: alcuni poliziotti sotto la lente della Procura
SAN BENEDETTO - Nessuna iscrizione nel registro degli indagati ma indagini serrate per stringere il cerchio. Quattro o cinque nomi bene definiti con precise responsabilità....

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SAN BENEDETTO - Nessuna iscrizione nel registro degli indagati ma indagini serrate per stringere il cerchio. Quattro o cinque nomi bene definiti con precise responsabilità. È a quanto cerca di arrivare la Procura al lavoro da tempo sul caso dell’incidente capitato a Fanesi, il tifoso rossoblù rimasto ferito e finito in coma, ancora senza un perché, fuori dallo stadio Menti di Vicenza lo scorso 5 novembre. L’intenzione degli investigatori è infatti quella di chiudere progressivamente il campo di indagine attorno a quell’area fuori lo stadio. Delimitato il campo, si restringerà l’attenzione su alcuni soggetti. Sarebbero 4 o 5, tutti poliziotti.


Negli ambienti vicentini correva già voce che dopo le festività ci sarebbe stata una svolta. In un primo momento, da indiscrezioni che circolavano, si era parlato di iscrizione nel registro degli indagati di diversi soggetti. Poi, pare che la Procura abbia preferito prendersi qualche giorno in più per concentrarsi solo su determinati soggetti e circoscrivere meglio le indagini su chi ritiene maggiormente coinvolto in relazione a quanto accaduto al tifoso rossoblu. Si tratterebbe di quattro o cinque persone in questione, con molta probabilità poliziotti.
La famiglia Fanesi non aspetta altro. Ma non per avere un qualunque colpevole, bensì per far luce sulla vicenda e stigmatizzare il comportamento di chi ha mosso violenza nei confronti di Luca.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico