Statale Adriatica, rebus sicurezza per il ponte sull'Albula. Il Comune incontra i tecnici Anas

Il ponte della statale Adriatica che scavalca l'Albula a San Benedetto
SAN BENEDETTO - «I tecnici dei nostri uffici si sono già rapportati con quelli dell’Anas. A breve, terremo anche un incontro. Il vicesindaco Tassotti, delegato...

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SAN BENEDETTO - «I tecnici dei nostri uffici si sono già rapportati con quelli dell’Anas. A breve, terremo anche un incontro. Il vicesindaco Tassotti, delegato ai Lavori pubblici, segue direttamente la questione. Per noi la sicurezza viene sempre al primo posto». Con queste parole, il sindaco Pasqualino Piunti intende tranquillizzare non solo il consigliere comunale Marco Curzi (presidente della commissione Lavori pubblici) ma un po’ tutte le migliaia di persone che, quotidianamente, attraversano il ponte a cavallo dell’Albula su cui scorre la Statale Adriatica.

 
Il monitoraggio
Per capire come e perché Piunti ha preso questa posizione occorre fare un piccolo passo indietro. Verso la fine nello scorso anno, proprio sulle colonne del Corriere Adriatico, il consigliere Curzi intervenne in una valutazione sullo stato di conservazione dell’infrastruttura presente a due passi dall’ospedale “Madonna del Soccorso”. Sotto le campate si notavano ruggine e cemento armato visibilmente danneggiato. Ciò aveva messo in allerta l’ex assessore della giunta Gaspari che, comunque, precisava così: «Quel ponte è prettamente competenza dell’Anas. Dopo il tragico crollo del Ponte Morandi di Genova - avvenuto ad agosto 2018, ndr - il Governo ha dato mandato ad Anas di controllare tutti i ponti di propria competenza. È probabile che questo controllo sia già stato fatto ma, visto e considerato che Anas non ha l’obbligo di segnalare al Comune i propri sopralluoghi e le proprie relazioni, non siamo a conoscenza degli sviluppi». Con questi presupposti, Curzi chiedeva a Piunti e Tassotti d’interfacciarsi con Anas per avere rassicurazioni. Una procedura che, dalle parole dette ora dal primo cittadino, è stata attivata. Nell’intervento Piunti c’è anche l’implicita rivendicazione del grosso lavoro svolto dall’attuale amministrazione comunale proprio sul fronte della messa in sicurezza dei ponti.

 


La sicurezza
Nel giro di pochi mesi, infatti, sono stati previsti lavori di manutenzione straordinaria per 1 milione e 280mila euro che andranno ad interessare altri due ponti deteriorati, questi di diretta competenza del Comune. Siamo sempre lungo il corso del torrente Albula e parliamo di quello del lungomare Nord (zona Palazzina Azzurra) e di quello tra le vie Ugo Bassi e Piemonte. Il Comune ha sempre rimarcato di conoscere la situazione, ma una decisa accelerata si è avuta a partire da ottobre 2019, dopo il grido di preoccupazione lanciato (sempre sulle colonne del Corriere Adriatico) dall’ingegner Cesare Buonfigli: ex dirigente municipale dei lavori pubblici.


Le preoccupazioni


Il tecnico aveva esposto i suoi dubbi sullo stato di conservazione del ponte sul lungomare Nord, a due passi dalla Palazzina. Dubbi subito raccolti da Valerio Pignotti (consigliere comunale di Forza Italia) che, in un suo successivo controllo, notò pecche anche sul ponte tra le vie Ugo Bassi e Piemonte. Da lì si erano attivate tutta una serie di verifiche tecniche, sfociate poi delle progettazioni degli interventi di recupero. Il progetto del ponte del lungomare è stato affidato ad una società d’ingegneria esterna (la “Dsd” di Ancona), mentre l’altro viene portato avanti dal personale tecnico interno al municipio. . Entro il 2021, salvo malaugurati intoppi, si potrebbe passare dalle carte ai cantieri e arrivare così a una soluzione che possa riportare la tranquillità tra pendolari e residenti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico