Il Comitato promotore per il Parco marino a San Benedetto: «Fatto il piano, ora il governo stanzi le risorse»

Il Comitato promotore per il Parco marino: «Fatto il piano, ora il governo stanzi le risorse»
SAN BENEDETTO Il Governo pone il piede sull’acceleratore delle aree marine protette a fronte dei cambiamenti climatici e il Comitato promotore per il Parco marino sollecita...

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SAN BENEDETTO Il Governo pone il piede sull’acceleratore delle aree marine protette a fronte dei cambiamenti climatici e il Comitato promotore per il Parco marino sollecita lo stanziamento di fondi per portare avanti l’iter.

 

L’iter

Il Governo ha approvato il “Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico” che prevede l’aumento del numero e l’estensione delle aree marine protette per contenere l’impatto sull’ambiente e sulla pesca.

«Proprio nelle stesse ore in cui il dibattito sugli effetti dei cambiamenti climatici fa registrare dalle nostre parti posizioni inverosimili- afferma il Comitato promotore per il Parco marino - il Governo italiano ha finalmente approvato e pubblicato il Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, che esprime l’urgenza di intervenire per mitigarne i gravi danni che già da tempo si intravvedono nel mare. Nel Piano approvato si legge come gli effetti del cambiamento climatico sulle risorse sfruttate dalla pesca. Ora l’auspicio è quello che il Governo agisca di conseguenza e stanzi le risorse economiche necessarie, ad oggi ancora assenti, per evitare che questo Piano, atteso da ben 6 anni resti solo sulla carta».

Cambiamenti climatici che avranno riflessi anche sull’attività di pesca. Gli operatori, infatti, saranno chiamati ad adattare più frequentemente le tattiche di pesca, che dovranno necessariamente differire, almeno in parte, da quelle del passato e, quindi, le conoscenze tramandate o apprese per esperienza diverranno meno utili. «Il Piano del Governo - spiega il Comitato - stabilisce anche le misure per contrastare i rischi legati ai cambiamenti climatici. Tra le varie azioni da intraprendere, è proprio elencata la necessità di aumentare in termini di numero ed estensione le aree marine protette. Aree marine protette che, tra l’altro sono citate anche come strumento per contrastare proprio la diffusione delle specie aliene, come il granchio blu».

I fondi

«Ora – termina il Comitato per il Parco marino - l’auspicio è quello che il Governo agisca di conseguenza e stanzi le risorse economiche necessarie, ad oggi ancora assenti, per evitare che questo Piano, atteso da ben 6 anni resti solo sulla carta. La nostra associazione che ha lo scopo di promuovere un dibattito positivo per istituire un Parco Marino il più possibile condiviso ed efficace e vengano superate le polemiche su un tema estremamente importante per il futuro delle nostre comunità».

 

 

 

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Corriere Adriatico