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SAN BENEDETTO - Tragedia al molo A dove, ieri pomeriggio, è stato trovato il corpo senza vita di Pierluigi Proietti, 40 anni, comandante di un motopeschereccio e, da poco tempo, insieme a due amici, aveva acquistato una barca di diporto. E proprio a bordo dell’imbarcazione è avvenuto il decesso del marittimo che è stato trovato esanime da uno dei soci.
La scoperta
È accaduto intorno alle 16.30 di ieri.
Le indagini
Sul posto anche i militari della Capitaneria di porto e i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Benedetto. La salma dell’uomo è a disposizione della Procura che vuole fare piena luce sull’accaduto e stabilire quali siano state le cause che hanno portato al malore fatale. Proietti, che non era socio del Circolo nautico a differenza delle altre due persone che insieme a lui sono titolari dell’imbarcazione, viene descritto come una persona buona, un lupo di mare dall’animo mansueto, sempre pronto a rendersi utile.
Il dolore dei familiari
Ieri, sul molo A, il braccio del circolo dove era ormeggiata l’imbarcazione, poco dopo il tragico ritrovamento sono arrivati anche i familiari del quarantenne che non sanno darsi pace per questo improvviso dramma che ora si trovano a vivere. Per il porto di San Benedetto, dove Proietti era particolarmente conosciuto e benvoluto, si tratta di una grande e grave perdita che, ieri, ha gettato nello sconforto l’intero ambiente marittimo. Nessuno poteva aspettarsi un simile epilogo. L’accaduto ha sconvolto anche il Circolo Nautico che ieri pomeriggio si è trovato a vivere una situazione drammatica venutasi a creare pochissime ore dopo un momento di festa. Nella tarda mattinata era infatti stato presentato il calendario delle iniziative e degli eventi per la stagione estiva.
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Corriere Adriatico