Tirreno-Adriatico, il nuovo lungomare non potrà essere pronto per marzo: si dovrà cambiare strada

Tirreno-Adriatico, il nuovo lungomare non potrà essere pronto per marzo: si dovrà cambiare strada
SAN BENEDETTO -  Si torna a parlare di Tirreno-Adriatico, la popolare corsa ciclistica che dal suo esordio ha legato la sua storia alla città di San Benedetto. Il...

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SAN BENEDETTO -  Si torna a parlare di Tirreno-Adriatico, la popolare corsa ciclistica che dal suo esordio ha legato la sua storia alla città di San Benedetto. Il nuovo calendario delle corse Uci World Tour, al quale appartengono le gare di ciclismo più importanti del mondo, tra le quali ovviamente anche la Corsa dei due mari, ha inserito la T/A nel mese di marzo, con partenza il 10 marzo e arrivo (a San Benedetto) il 16, con il ritorno della gara alle originarie sette tappe, dopo che nello scorso anno erano state otto, e il 20 marzo si dovrebbe correre la Milano-Sanremo. 

 


A causa dell’epidemia di Coronavirus il programma di gare della stagione 2021, ha sottolineato però l’Uci (la federazione mondiale di ciclismo) potrà subire variazioni e cancellazioni a seconda degli sviluppi della grave emergenza sanitaria globale. E qui iniziano i problemi per l’arrivo di San Benedetto, visto che a seconda del periodo di svolgimento della competizione dovrà essere approntato un differente percorso di gara, fermo restando che si tratterà in ogni caso di una tappa a cronometro. Se la gara dovesse restare nella data fissata, infatti, si dovrebbe pensare a un percorso alternativo a quello abituale, poiché la carreggiata est del lungomare è occupata dai lavori di riqualificazione dell’arteria stradale, mentre se l’emergenza dovesse prolungarsi e la corsa dovesse slittare a settembre (come è accaduto nel 2020), per San Benedetto sarebbe un’occasione d’oro per mostrarsi al mondo intero nella sua nuova veste con il proprio lungomare rinnovato in toto, mantenendo il percorso storico.

Tutti questi discorsi sono già in agenda tra amministrazione e organizzazione della Rcs-Gazzetta, anche se (oltre a una reciproca manifestazione di interesse) non ci sono ancora state firme e in comune ancora non sanno a quanto ammonterà il proprio contributo per avere l’arrivo a San Benedetto dell’importante corsa a tappe. Una cosa sicura però c’è. Anche per questa edizione non sarà permesso al pubblico di accedere al percorso e alle zone dove i ciclisti si riscaldano e si allenano prima della partenza, ma questo (va ammesso con sincerità) è uno dei mali minori, poiché negli ultimi anni era sempre minore il numero degli appassionati che si accalcava lungo il circuito per vedere passaggio, partenza e arrivo dei propri beniamini a due ruote.

Va invece detto che lo scorso anno aumentarono rispetto al 2019 gli spettatori che guardarono la corsa in televisione, passando dai 434.000 di due anni fa ai 536.000 del 2020 con il 4,3 di share. Un elemento questo che ha portato l’amministrazione comunale a puntare decisamente su questa gara anche per quest’anno, nonostante il rischio che questa possa svolgersi dopo le elezioni, con la possibilità che diventi la prima passerella per la nuova giunta.


Nei prossimi giorni amministrazione e organizzatori dovrebbero sentirsi nuovamente per valutare tutti gli aspetti tecnici della corsa, con le variazioni del percorso in primis, sempre restando in attesa di nuovi sviluppi dell’epidemia, che potrebbero portare a prendere decisioni differenti da quelle attuali.

 

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Corriere Adriatico