La statale Adriatica ormai regno del caos: l’incolumità dei cittadini sempre più a rischio

La statale Adriatica ormai regno del caos: l’incolumità dei cittadini sempre più a rischio
SAN BENEDETTO  - E’ tutta da rivedere la viabilità nella zona compresa tra la Statale 16 e le strade che si trovano sul versante occidentale nel quartiere di San...

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SAN BENEDETTO  - E’ tutta da rivedere la viabilità nella zona compresa tra la Statale 16 e le strade che si trovano sul versante occidentale nel quartiere di San Filippo Neri. Nel quadrilatero che interessa sia il territorio di Grottammare che quello di San Benedetto infatti ci sono tante criticità che vengono denunciate dai residenti e che andrebbero migliorate nel minor tempo possibile. Si parte con via Botticelli, a San Benedetto, nel tratto che riscende verso la statale. 

 
La linea che corre tra il confine con Grottammare e l’intersezione con via del Ghirlandaio è stretta ma prevede, praticamente, la presenza di quattro corsie. Perché si viaggia a doppio senso su una carreggiata dove viene consesso ai veicoli di posteggiare su entrambi i lati. «E questo provoca spesso situazioni complicate da risolvere se non addirittura tamponamenti tra la auto che salgono la via in direzione Nord e quelle che arrivano dalla curva che segue via Botticelli per risalire verso l’intersezione con via Giotto. «E’ incredibile quante volte si rischino incidenti in quella curva – spiegano alcuni residenti – ed è davvero assurdo che la viabilità in quel punto resti in quel modo». 


Il Comune avrebbe intavolato, in passato, un dialogo sulle modifiche alla viabilità ma alcuni gruppi di residenti si sarebbero messi di traverso, così ci si trova in una situazione di stallo. Più ad Est, verso la Statale, continua invece il problema dell’esiguità di attraversamenti pedonali, sia per chi deve percorrere il tratto di Statale (tra gli incroci con via De Carolis e la caserma dei vigili del fuoco non c’è praticamente neppure mezzo marciapiede) sia per chi deve passare da una parte all’altra di corso Mazzini. E’ il caso, ad esempio, di chi deve affrontare, a piedi, la salita di via Crivelli. Non c’è alcun attraversamento pedonale che consenta di avvicinarsi a quella strada. Le strisce si trovano più a Sud, ma se si attraversa in quel punto poi non ci sono marciapiedi che consentano di raggiungere la via in sicurezza Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico