Lo sprint della Regione fa litigare sull’ospedale: ecco cosa sta succedendo in città

Lo sprint della Regione fa litigare sull’ospedale: ecco cosa sta succedendo in città
SAN BENEDETTO  - La mozione sulla sanità tornerà in consiglio comunale così come verrà convocata un’assise aperta per discutere del futuro...

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SAN BENEDETTO  - La mozione sulla sanità tornerà in consiglio comunale così come verrà convocata un’assise aperta per discutere del futuro degli ospedali piceni. Quanto annunciato dal sindaco Antonio Spazzafumo in replica al consigliere Pasqualino Piunti che chiedeva che fisse avesse fatto la mozione sul nuovo ospedale, ritirata qualche settimana fa.

 


«Vorrei rassicurare l’ex sindaco Piunti - dice Spazzafumo - così attento ai riflessi sulla stampa dei suoi interventi tanto da aver imperniato sulle dichiarazioni i suoi 5 anni di mandato, che la mozione sui servizi ospedalieri sarà riproposta all’attenzione del consiglio comunale. Il testo dovrà necessariamente essere aggiornato sulla base delle più recenti decisioni assunte dalla Regione e questo richiederà un ulteriore confronto con i gruppi consiliari. A questo proposito, non appena sarà rientrata l’emergenza Covid in corso e i contagi saranno ridotti a un livello che non richieda la massima allerta, intendiamo convocare una sessione aperta del consiglio comunale, alla quale inviteremo gli stessi rappresentanti della Regione Marche, così da affrontare l’argomento». Quindi un’assise anche alla luce degli ultimi annunci provenienti da Palazzo Raffaello che danno uno stanziamento per 400mila euro per lo studio di fattibilità per il nuovo ospedale sulla costa e la previsione di 80milioni per la realizzazione del nosocomio.

«Naturalmente- termina Spazzafumo - l’operato del sindaco non può e non deve limitarsi a redigere mozioni, ma il suo impegno è richiesto nelle sedi competenti per affrontare le questioni ed esercitare fino in fondo il suo ruolo di rappresentante di una intera comunità esigendo che vengano risolte. Ed è quanto il sottoscritto, a differenza di chi lo ha preceduto, ha fatto e continuerà a fare confrontandosi ogni giorno con coloro che hanno la responsabilità delle scelte ultime in materia di organizzazione e riequilibrio territoriale dei servizi ospedalieri e a cui rinnovo il mio ringraziamento per come stanno facendosi carico del problema». 


Sulla questione sanità interviene anche l’esponente di San Benedetto Viva Umberto Pasquali che spiega: «Sia io che il consigliere Martina De Renzis non firmammo la mozione sulla sanità che si voleva portare in Consiglio. Non si può parlare di un primo livello spalmato su due plessi ma solo di voler avere un primo livello su San Benedetto come indicato dal Balduzzi. La mozione presentata tre anni fa dall’amministrazione Piunti era perfetta tranne nel passaggio in cui indicava il Mazzoni come ospedale di base. Io avrei evitato. Non abbiamo cambiato idea ma non abbiamo voluto avallare una mozione scritta a quattro mani con il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso e soprattutto vogliamo che si parli chiaramente di un nosocomio di primo livello a San Benedetto».

 

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Corriere Adriatico