San Benedetto, per la bancarotta Spina patteggia. Faraotti assolto

Sergio Spina
SAN BENEDETTO - Ha patteggiato una pena a cinque anni l’imprenditore Sergio Spina. Per lui, ieri mattina, si è dunque concluso il procedimento per bancarotta che lo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SAN BENEDETTO - Ha patteggiato una pena a cinque anni l’imprenditore Sergio Spina. Per lui, ieri mattina, si è dunque concluso il procedimento per bancarotta che lo vedeva tra gli indagati insieme al patron della Fainplast Battista Faraotti e al genero dell’imprenditore azionista dell’Ascoli Picchio, Stefano Panichi per la compravendita di un immobile a Roma intorno alla quale, secondo l’accusa, sarebbe avvenuto un passaggio di denaro, circa 600mila euro, che sarebbero stati utilizzati per liquidare i crediti di un’azienda, quella di Panichi, che doveva riscuotere tale  cifra dall’azienda del costruttore cuprense. Una via preferenziale, stando alle carte dell’inchiesta, alla vigilia del fallimento della società di Spina ma che il giudice ha ritenuto insussistente. Oltre al patteggiamento del costruttore, ieri mattina, è anche arrivata l’assoluzione di Panichi e di Faraotti. L’immobile in questione era di proprietà della Turistica Immobiliare, vale a dire una società riconducibile allo stesso Spina. Ma in tribunale sia Faraotti che Panichi sono riusciti a dimostrare l’assoluta regolarità dell’operazione immobiliare. L’assoluzione, dunque, cancella una macchia  sulla ottima reputazione dell’imprenditore ascolano che chiude così una dolorosa pagina giudiziaria.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico