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SAN BENEDETTO - Mai così pulita, da circa 10 anni. Ecco l’aria sambenedettese, in questa prima fase del 2023. Da inizio gennaio allo scorso weekend, non si sono registrati sforamenti ai limiti giornalieri di polveri sottili Pm10. Un trend molto positivo, emerso analizzando i dati Arpam (Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche) raccolti dalla centralina di rilevamento collocata lungo via Asiago. Una buona notizia che ha pochi precedenti recenti. Infatti, dal primo anno di cui sono pubblici i report Arpam (ossia il 2014) ci sono sempre stati sforamenti in questa fase.
Il report
Giusto per fare qualche esempio: nello stesso periodo del 2022, già si registrarono 3 giornate oltre i limiti.
Quest’anno, il dato “peggiore” è stato di 42 mg, registrato martedì 31 gennaio. Questi non sono solo semplici numeri statistici. Infatti, è ormai scientificamente provato che la presenza di elevate concentrazioni di micropolveri nell’aria incide sfavorevolmente sulla qualità della vita di chi quell’aria è costretto a respirarla. Una situazione che ha varie cause e concause, con in testa i gas di scarico dei veicoli a motore e quelli dei riscaldamenti. A tal proposito, vale la pena ricordar un’analisi molto sofisticata realizzata dall’Arpam pochi anni fa. Un lavoro che ha letteralmente scomposto i dati sulle Polveri sottili per andare a caccia d’indizi sulle fonti inquinanti.
Secondo questo report, a San Benedetto il traffico (dunque le emissioni dei mezzi a motore) contri “solo” per il 34% all’inquinamento, mentre il riscaldamento incide per il 39%. Altri fattori contribuiscono per il restante 27%. Semplificando al massimo: in Riviera le caldaie inquinano più delle auto. Comunque sia, osservato speciale continua ad essere la convulsa viabilità della Riviera ed i suoi gas di scarico. Su questo fronte: fino a sabato 15 aprile, vige un’ordinanza sindacale che fissa un altro paletto. Parliamo di contromisure da adottare nel caso in cui si dovessero registrare 5 “sforamenti” consecutivi ai limiti giornalieri di polveri sottoli Pm10 presenti nell’aria. Tra queste contromisure (ne vengono indicate ben 14 tra cui scegliere) c’è l’indizione di domeniche ecologiche (dunque blocchi domenicali del traffico) con connesso potenziamento trasporto pubblico ed eventuali convenzioni con taxi.
Le motivazioni
Ma c’è anche l’intensificazione del lavaggio delle strade, visto e considerato che (al termine del loro percorso “aereo”) spesso le polveri sottili si depositano e s’accumulano proprio sugli asfalti. Sono previste anche delle campagne d’informazione e sensibilizzazione dei cittadini con incontri nei quartieri, oltre alla promozione dell’uso della bicicletta e dei monopattini elettrici. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico