OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SAN BENEDETTO - Parlavano italiano e, probabilmente, sono del posto i due malviventi che sabato notte hanno aggredito e rapinato un sedicenne in viale De Gasperi. E’ quanto emerge dalle indagini dei carabinieri che stanno operando sotto il comando del capitano della compagnia di San Benedetto Francesco Tessitore.
I militari sono al lavoro su alcuni elementi, comprese le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza della zona e, in particolar modo, di un dispositivo di ripresa che si trova all’ingresso del parco Wojtyla e, dunque, in prossimità del punto dove è avvenuta l’aggressione.
Il primo cittadino sambenedettese ha anche avuto un breve colloquio telefonico con i genitori del sedicenne, comprensibilmente scioccati dalla vicenda e che, all’indomani dell’accaduto, hanno ringraziato sia i carabinieri che lo stesso primo cittadino: «Il sindaco è stato gentilissimo a chiamarci e ha dimostrato grandi umanità e disponibilità - affermano la mamma e il papà del sedicenne -. Gli abbiamo chiesto di aumentare i controlli e di fare in modo che certe cose non accadano più in futuro. Lui ci ha garantito di aver subito iniziato a prendere i provvedimenti del caso di concerto con le forze dell’ordine. Ma un ringraziamento va fatto anche ai carabinieri che stanno affrontando la cosa con grande premura e al personale del 118». Sabato sera i genitori del ragazzo sono stati contattati dalla mamma di un ex compagno di scuola del ragazzo che essendo stato derubato del cellulare, non aveva altro modo per dare l’allarme se non quello di bussare alla porta del suo coetaneo che vive in zona e chiedergli un telefono per avvisare i suoi familiari che lo hanno poi raggiunto contattando i carabinieri.
Prima di andare in ospedale, il ragazzo ha infatti raggiunto il comando compagnia di viale dello Sport dove, considerata la ferita alla gamba sanguinante, è stato raggiunto da un’ambulanza che lo ha poi trasportato al pronto soccorso dell’ospedale. Sei i punti di sutura che gli sono stati applicati. Ma alla ferita, che fortunatamente si rimarginerà con il tempo, si aggiunge anche lo choc subito. Di episodi come quelli di sabato sera, in Riviera, se ne sono registrati pochissimi.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico