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GROTTAMMARE- Alessandro Rocchi è il candidato sindaco di Grottammare del centrosinistra. «Il nostro programma guarda al futuro, non soltanto ai prossimi cinque anni ma a quella che dovrà essere la città nei prossimi 15 o 20 anni» spiega l’attuale vicesindaco Rocchi.
Il via libera
L’assemblea di Solidarietà e Partecipazione ha dato dunque il via libera alla sua candidatura alle elezioni amministrative in programma il prossimo anno; scelto anche il vicesindaco Lorenzo Rossi, attuale assessore. La proposta, arrivata dall’attuale sindaco Enrico Piergallini, è stata accettata dall’assemblea di circa novanta persone che, nella serata di mercoledì, si è tenuta nella sala Kursaal. «Per me – spiega Piergallini - è l’inizio di un percorso conclusivo, ma anche di un altro che guarda al futuro.
Le due “R”
Rocchi si è detto “onorato” della scelta del movimento e della disponibilità di Lorenzo Rossi a questa soluzione. «Questo accordo – afferma - è stato abbastanza facile da raggiungere perché tra noi due c’è una reciproca stima all’interno di un movimento che, anche se ha trent’anni, è ancora molto giovane dal momento che continua a guardare alle fasce più deboli della popolazioni e al coinvolgimento dei cittadini nelle scelte che riguardano la città». In questi mesi Piergallini ha portato avanti delle vere e proprie consultazioni: «Mi sono coordinato in questi mesi con i due diretti interessati – precisa - confrontandomi con assessori e consiglieri oltre a figure storiche del movimento, cioè a quelle persone che in questi trent’anni hanno dato le gambe a questo progetto che continua a rappresentare un esempio a livello nazionale». Soddisfazione anche da parte di Rossi che si è definito «felice e onorato della possibilità di affiancare Alessandro in questa bella avventura. La doppia scelta di sindaco e vicesindaco rappresenta una novità per il territorio».
Rossi non sarà in lista
Altra novità è rappresentata dal fatto Rossi non sarà tra nelle liste dei candidati. La motivazione l’ha fornita Piergallini parlando di senso di rispetto nei confronti degli elettori: «Se fosse tra i candidati, Lorenzo si troverebbe ad andare a cercare voti per essere eletto in consiglio quando poi, entrando in giunta, decadrebbe da quel ruolo immediatamente. E questo sarebbe poco coerente e irriguardoso nei confronti dei cittadini che lo voterebbero».
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