San Benedetto, le reliquie del santo all’asta su Internet ma sono fake

La presunta reliquia
SAN BENEDETTO - Trentanove euro e 50 centesimi. È il prezzo con...

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SAN BENEDETTO - Trentanove euro e 50 centesimi. È il prezzo con cui, su Internet, si può trovare in vendita una presunta reliquia di San Benedetto Martire. Dalla Curia vescovile predicano prudenza però, mancando pochi giorni alla festa del patrono (13 ottobre) e la vendita non può che far discutere. Stando ai dettagli forniti dal sito web, specializzato in e-commerce, l’oggetto si troverebbe a Roma ed è così descritto: «Assai grazioso reliquiario contenente reliquia, di generose dimensioni, di San Benedetto Martire. Il reliquiario, forse in peltro, è sigillato da filo serico e ceralacca intatti». Domanda: c’è qualcuno che lucra sul santo-soldato, tanto caro ai sambenedettesi? «Quello non è il nostro santo» risponde monsignor Vincenzo Catani (direttore dell’archivio storico diocesano) sottolineando come tutte le reliquie patronali sono custodite nell’urna posta all’interno dell’abazia del Paese Alto. Con questa premessa, il parroco fa una precisazione forse non nota a tutti: «Nella storia si sono susseguiti diversi santi con questo nome. Uno era anche un compagno di Sant’Emidio, ad Ascoli. Ciò non toglie che certe vendite sono assolutamente vietate dalla Chiesa». Catani lancia l’accusa di simonia: peccato che compie chi fa commercio di beni sacri spirituali. «Senza contare che - conclude il religioso - ogni reliquia deve essere accompagnata da una speciale Autentica, in mancanza della quale è da considerarsi falsa». Insomma: per gli esperti della diocesi locale, le uniche reliquie ufficiali del santo patrono sono quelle venerabili nella chiesa di piazza Bice Piacentini, tra cui spiccano un piattino che avrebbe contenuto i resti del sangue del martire, oltre a dei frammenti di braccio. Quest’ultimi, tradizionalmente vengono portati in processione durante le celebrazioni ufficiali, tra l’altro in partenza a breve. Va detto che la storia del patrono cittadino si tramanda da quasi due millenni, affondando le radici agli albori della cristianità, nei tempi dell’Antica Roma. 
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Corriere Adriatico