San Benedetto, i teppisti scatenati Raid alla stazione, imbrattati i bagni

I vandali in azione
SAN BENEDETTO - Questa volta i vandali hanno colpito la stazione ferroviaria. Dopo i danni alle auto in via Sabotino, imbrattate con la vernice delle bombolette spray utilizzate...

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SAN BENEDETTO - Questa volta i vandali hanno colpito la stazione ferroviaria. Dopo i danni alle auto in via Sabotino, imbrattate con la vernice delle bombolette spray utilizzate per scrivere sui muri, blitz teppistico nell’area della stazione ferroviaria con un gruppo di vandali che ha imbrattato le pareti dei bagni pubblici che si trovano sulla banchina del primo binario, sia nella sala d’aspetto. Hanno innanzitutto infranto un grande specchio installato sopra i lavandini, distrutto due dispenser agganciati al muro, per la carta asciugamani e rovesciato tutti i cestini che si trovano sia all’interno che all’esterno delle stanze che ospitano i servizi igienici. 

Quindi sono passati alla sala d’aspetto dove hanno iniziato spezzando il supporto di un cartellone pubblicitario e poi, forse perché disturbati dall’arrivo di qualcuno, hanno mollato tutto e si sono dati alla fuga. Sul posto, pochi minuti dopo, è arrivata una pattuglia della polizia del commissariato che ha comunicato il tutto ai colleghi della Polfer. Ed è proprio la polizia ferroviaria al comando di Massimo Menduni che sta ora lavorando per risalire all’identità di quei teppisti. All’interno della stazione ferroviaria, ma anche nell’area dei binari, c’è un sistema di videosorveglianza. La Polfer ha richiesto i filmati alla centrale operativa di Bari e, nelle prossime ore, gli agenti potranno iniziare a visionare i fotogrammi che hanno immortalato i vandali. Nella stessa notte e, con molta probabilità, più o meno nelle stesse ore, qualcuno ha anche colpito sul lungomare nord, all’altezza della concessione Stella Marina. Sono state rovesciate panchine e danneggiati alcuni vasi. Cittadini più mattinieri si sono trovati di fronte, qualche ora dopo, al fatto compiuto.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico