San Benedetto, venti di protesta dalla Rsa “Anni Azzurri”. La Cgil: «Turni di lavoro con poco personale»

San Benedetto, venti di protesta dalla Rsa “Anni Azzurri”. La Cgil: «Turni di lavoro con poco personale»
SAN BENEDETTO - Un presidio della FP Cgil davanti alla Rsa San Giuseppe “Anni Azzurri” di San Benedetto verrà messo in atto martedì prossimo dalle ore 13...

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SAN BENEDETTO - Un presidio della FP Cgil davanti alla Rsa San Giuseppe “Anni Azzurri” di San Benedetto verrà messo in atto martedì prossimo dalle ore 13 alle ore 15, in difesa dei diritti dei lavoratori e degli utenti della struttura. 

 


«Il Gruppo Kos Care, colosso della sanità privata e gestore della Rsa e del centro diurno – ha spiegato Viola Rossi, segretaria generale della Fp Cgil di Ascoli – sta deliberatamente venendo meno a un accordo sindacale inerente all’organizzazione del lavoro, che da settimane è allo sbando. Per esempio, degli undici operatori previsti per il turno mattutino, l’azienda sta imponendo di lavorare costantemente sotto personale, addirittura di ben tre-quattro elementi». Per queste ragioni la Fp Cgil ha trasmesso una segnalazione agli organi istituzionali competenti, ricevendo risposta solo dall’Ast Ascoli Piceno, che ha comunicato al sindacato la necessità di maggiori approfondimenti. 

«Ci sconcerta invece – ha proseguito Rossi – il silenzio del sindaco Spazzafumo, primo responsabile della salute dei suoi concittadini e dell’assessorato regionale alla sanità, responsabile dell’autorizzazione e dell’accredito delle strutture private. Inoltre, già da questo mese ai lavoratori sarà applicato un nuovo contratto collettivo di lavoro, siglato da Confcommercio e da altre organizzazioni sindacali». 



Paolo Filiaci, segretario provinciale della Lega sindacato dei Pensionati della Cgil, ha proseguito. «La situazione in evidenza – ha detto – non riguarda solo i lavoratori, ma anche i loro contratti, che applicano condizioni peggiorative sia dal punto di vista economico che da quello dei loro diritti. La compressione dei costi del lavoro pregiudica la sicurezza degli ospiti della struttura, che invece hanno bisogno di caratteristiche differenti di attenzione nei loro confronti, specialmente di notte, quando resta in servizio un solo operatore, al posto dei due necessari». Considerazioni sono arrivate poi da Barbara Nicolai, segretaria generale della Camera del Lavoro Cgil. «La piega che sta prendendo nel Piceno l’assistenza alla persona demandata ai servizi privati è pericolosissima, perché va a ledere il diritto inviolabile alla salute, previsto dalla Costituzione, che verrà trattato nel corso della manifestazione nazionale del 24 giugno». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico