Bancarelle abusive in spiaggia, la rivolta dei commercianti: «Fanno concorrenza, servono controlli»

Bancarelle abusive in spiaggia, la rivolta dei commercianti: «Fanno concorrenza»
SAN BENEDETTO - In spiaggia sono tornate le bancarelle abusive. Lungo tutto il litorale sambenedettese ma, stando alle segnalazioni, in particolar modo nel tratto Sud, quello di...

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SAN BENEDETTO - In spiaggia sono tornate le bancarelle abusive. Lungo tutto il litorale sambenedettese ma, stando alle segnalazioni, in particolar modo nel tratto Sud, quello di Porto d’Ascoli, sia nei giorni feriali che in quelli festivi si registra la presenza di numerosi “carretti” adibiti a stand per la vendita abusiva di capi d’abbigliamento, occhiali, costumi e diversa altra merce. 

 
Bancarelle abusive senza controlli

Un fenomeno segnalato da diversi villeggianti che parlano dell’assenza di controlli da parte delle forze dell’ordine. Negli anni scorsi venivano infatti effettuati pattugliamenti interforze sia in spiaggia che sul lungomare. Controlli che, quest’anno, ancora non si sono visti stando almeno a quello che afferma chi sta segnalando la situazione. «Si tratta - spiegano - di un aumento degli abusivi in spiaggia tra Porto d’Ascoli e San Benedetto. Una situazione che è sotto gli occhi di tutti, centinaia di persone, ma nessuno sembra controllare. Sulla battigia, ogni giorno, si stanno allestendo veri e propri minimarket dell’abbigliamento con tanto di carrelli, banchi e carretti». Un bagnante afferma di aver fatto una passeggiata in spiaggia, nel pomeriggio di domenica. «Lungo la mia strada - dice - nel giro di 50 metri ne ho trovati quattro di cui la metà nelle pertinenze di concessioni balneari che dovrebbero vietare la sosta». Il problema di fondo è sempre quello della concorrenza sleale.

La protesta dei commercianti

«Ci troviamo a combattere - spiega infatti un gruppo di commercianti - con una concorrenza sleale abusiva priva di ogni minimo requisito. In questo scenario a noi commercianti vengono imposte norme sulla sicurezza, sulla formazione del personale oltre all’obbligo di sottostare ad aumenti vari di luce, gas e quant’altro. Poi segnaliamo queste situazioni e nessuno fa nulla. Bisogna aspettare che vengano stanziati dei fondi per associazioni che si dovrebbero occupare di questo fenomeno, ma la domanda che viene spontanea, è se per combattere un illecito un abuso ci sia davvero bisogno di fare un consiglio che approvi dei fondi per far combattere questo fenomeno. Nei nostri locali i controlli li fanno e anche puntualmente. Allora perché per chi fa l’abusivo il discorso deve essere diverso? Vuol dire che se non ci sono fondi si può agire nella totale illegalità? Non mi sembra che questo discorso valga anche per chi lavora onestamente e viene obbligato ad adempiere a regole rigide sul corretto svolgimento delle proprie attività». 

Il monitoraggio delle forze dell'ordine

Con l’ingresso nella fase “calda” dell’estate e con i mesi di luglio e agosto, potrebbero ripartire i controlli anti abusivismo che vengono effettuati da tutte le forze presenti sul territorio, dalla polizia locale ai carabinieri ma anche polizia, guardia di finanza e capitaneria di porto. Controlli che da anni vengono effettuati lungo tutta la Riviera delle palme.

 

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Corriere Adriatico