Pronto soccorso, una notte da incubo: quaranta persone nella sala d’attesa. Il sindaco: «Che dobbiamo fare? Portarci i pazienti a casa?»

Pronto soccorso, una notte da incubo: quaranta persone nella sala d’attesa. Il sindaco: «Che dobbiamo fare? Portarci i pazienti a casa?»
SAN BENEDETTO L’ennesima notte da incubo al Pronto soccorso con 40 persone nella sala d’attesa, tanto che molti pazienti dal Madonna del Soccorso sono stati dirottati...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SAN BENEDETTO L’ennesima notte da incubo al Pronto soccorso con 40 persone nella sala d’attesa, tanto che molti pazienti dal Madonna del Soccorso sono stati dirottati al Mazzoni. Situazione che ha fatto destare il mondo politico e i comitati, come se fino a ieri non si sapesse della situazione ormai al limite, denunciata nei giorni scorsi dallo stesso corpo infermieristico che ha richiesto in massa il trasferimento verso altri reparti.

 
L’ira del sindaco
Il sindaco Spazzafumo affida ai social il suo sdegno, quando fino a un mese fa ringraziava la Regione per le promesse fatte al territorio piceno. «Quello che è successo al Pronto soccorso è inaccettabile- tuona il primo cittadino - Basterebbe solo il buonsenso per capire che San Benedetto, località turistica che da sola ha la più alta densità abitativa delle Marche, necessita come minimo di veder rafforzato in modo massiccio il Pronto soccorso. La situazione è veramente insostenibile nonostante i nostri continui solleciti ad occuparsi fattivamente delle problematiche inerenti il Madonna del Soccorso e soprattutto delle gravissime condizioni in cui sono costretti a lavorare gli operatori. E’ inutile lanciare proclami, cambiare i vertici e dire “interverremo subito” se poi ci troviamo in situazioni come quelle della notte scorsa, e siamo ancora a giugno. Che succederà in piena estate? I pazienti del Pronto soccorso ce li portiamo a casa in attesa che ci sia posto o personale in ospedale? Utilizzerò tutti i mezzi a mia disposizione per cercare di risolvere quanto prima questa situazione irreale». 


L’interrogazione
Intanto a Palazzo Raffaello la consigliera regionale del Pd Anna Casini ha presentato un’interrogazione per chiedere l’immediata soluzione alle problematiche del Pronto soccorso di San Benedetto. «Al sindaco Spazzafumo- afferma Casini - chiediamo di attivarsi con iniziative istituzionali, e non solo con post sui social, volte a dare al Piceno la dignità sanitaria che merita. E’ per questo che da parte sua ci aspettiamo una presa di posizione chiara circa la necessità della convocazione immediata della conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 5 per addivenire alle troppe problematiche sanitarie del nostro territorio». 


Il comitato
Secondo il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso la carenza di personale al Pronto soccorso sarebbe vecchia di oltre vent’anni e affonderebbe le radici, oltre che in un’errata programmazione nazionale del passato anche nella pessima gestione operativa che, da sempre, affliggerebbe il lavoro dei medici del Pronto soccorso rivierasco. «Oggi – spiega il Comitato - tutti si lamentano per la carenza di medici, ma al concorso per 39 posti sono state presentate solo 10 domande. Dunque o si dispone che i medici di Medicina generale debbano iniziare a suturare le ferite da codice verde, oppure non ci sarà altra soluzione a questo problema se non continuare a intasare i Pronto soccorso».



© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico