San Benedetto, movida violenta Le prime telecamere entro l'anno

Una telecamera per la videosorveglianza
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SAN BENEDETTO Pugno di ferro dell’amministrazione contro la movida molesta e chi crea disordini in città. «L’impianto di videosorveglianza sarà solo il primo passo, poi adotteremo le maniere forti». Parole del primo cittadino Pasqualino Piunti. il progetto della videosorveglianza richiede un’analisi puntuale dei siti sui quali dovranno essere installate le telecamere, con relativa verifica di qualità e stato delle reti (elettriche e dati) che dovranno supportare il funzionamento dei dispositivi di ripresa. Un lavoro già iniziato. In ogni caso, si è convenuto che, con le risorse già disponibili in bilancio per il 2016, circa 37 mila euro, si potrà dare attuazione immediata al primo stralcio dei lavori. «L’obiettivo è quello di giungere al più presto ad installare le prime telecamere – spiega il sindaco Piunti - nelle zone che richiedono una vigilanza più incisiva e continuativa. Parallelamente si procederà all’attuazione del progetto più ampio che riguarderà non solo le aree centrali ma anche altre zone sparse su tutto il territorio comunale che, in base alle segnalazioni e alle relazioni della Polizia municipale, richiedono lo stesso tipo di attenzione». Si tratta di 64 telecamere che saranno dislocate lungo 12 punti nevralgici della città. Ora si sta definendo il posizionamento di queste telecamere soprattutto per quanto riguarda i punti di accesso e di confine della città. Quindi la sopraelevata dell’Ascoli – Mare, Fosso dei Galli al confine con Monteprandone e a ridosso del Comune di Acquaviva. Questi oltre ai punti nevralgici della movida come il lungomare, viale Buozzi, viale Olindo Pasqualetti, viale Moretti, il viale della stazione con via Gramsci, la Rotonda di Porto d’Ascoli. 
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Corriere Adriatico