Il sindaco di San Benedetto si rifà l'ufficio con 100mila euro, l'opposizione grida allo scandalo: «Narciso e spendaccione»

Il sindaco di San Benedetto si rifà l'ufficio con 100mila euro, l'opposizione grida allo scandalo: «Narciso e spendaccione»
SAN BENEDETTO - Oltre 100mila euro per sistemare e rinnovare la segreteria del sindaco. Occhi puntati sulla determina n.1898 riguardante la sistemazione degli uffici della...

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SAN BENEDETTO - Oltre 100mila euro per sistemare e rinnovare la segreteria del sindaco. Occhi puntati sulla determina n.1898 riguardante la sistemazione degli uffici della segreteria del sindaco, con affidamento diretto della progettazione e direzione dei lavori. Provvedimento di fronte al quale è insorto l’intero centrodestra gridando allo scandalo

 


Il professionista


E’ stata affidata al geometra Cristian Citeroni la progettazione e la successiva fase di direzione dei lavori, comprese le attività di coordinamento per la sicurezza degli interventi per il restyling della segreteria al piano terra del municipio. La determina dirigenziale contiene anche il piano finanziario che prevede subito uno stanziamento di 6mila euro più 94mila euro. L’intervento riguarda una diversa dislocazione degli uffici e un rinnovo degli arredi, garantendo la funzionalità, migliorando la qualità dei luoghi di lavoro e l’efficienza della stessa segreteria. Arredo che tra l’altro era stato rinnovato nel primo mandato dell’amministrazione Gaspari. Lavori e stanziamento che hanno fatto insorgere l’intero centrodestra che tuona: «Nella conferenza di fine anno tenuta dall’attuale amministrazione, il sindaco Spazzafumo si è dimenticato di comunicare alla cittadinanza il provvedimento con il botto partorito nell’ultimo giorno utile dell’anno vecchio».

«Affido diretto»

«L’attuale compagine di governo ha deciso di stanziare ben 100mila euro per la sistemazione degli uffici del sindaco e della sua segreteria. Senza neppure una consultazione di più professionisti, è stata “indispensabilmente” affidata direttamente la progettazione ad un geometra del posto e stanziata una mole ingente di denaro pubblico. La fretta ha prodotto anche brutti scherzi, come quello di obbligazioni impegnate su annualità pregresse alla stregua di sprovveduti dilettanti allo sbaraglio. Una impazienza che cela una volontà davvero incongruente con il momento contingente, fatto di difficoltà economiche delle famiglie, di necessità sociali sempre crescenti e di attese da parte della città per progetti utili al perseguimento del bene pubblico».

«Gli attuali amministratori, invece, hanno pensato bene di concentrare le loro attenzioni alla facciata di uno studio faraonico del sindaco, ad aumentare le tariffe dei parcheggi e degli impianti sportivi, a mettere le mani in tasca dei cittadini prevedendo l’aumento della tassa rifiuti. Per il sindaco, la spesa di 100 mila euro con i soldi dei contribuenti tartassati per ristrutturare i propri uffici è considerata incredibilmente una priorità, presumibilmente mosso da un narcisismo che condanniamo pubblicamente in quanto sterile e autoreferenziale, incoerente e inaccettabile nel silenzio di assessori che contestarono le stesse, seppur minori nell’importo, spese dell’ex sindaco Giovanni Gaspari».


L’affondo


«A Spazzafumo e alla sua squadra - concludono - ricordiamo che un amministratore guarda prima al bene della comunità, alla sua tranquillità sociale, ad investire risorse per la sicurezza, per le opere pubbliche, per gli impianti sportivi, per gestire l’ordinario, visto che neppure i bandi per gli asfalti sono stati vinti».

 

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Corriere Adriatico