A San Benedetto per il taglio dei pini inviato un esposto per danneggiamento

A San Benedetto per il taglio dei pini inviato un esposto per danneggiamento
SAN BENEDETTO - Si fa seria la questione del taglio dei pini di via Gino Moretti. Un cittadino ha infatti inviato un articolato esposto alla Procura della Repubblica di Ascoli per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SAN BENEDETTO - Si fa seria la questione del taglio dei pini di via Gino Moretti. Un cittadino ha infatti inviato un articolato esposto alla Procura della Repubblica di Ascoli per chiedere di verificare se possano ricorrere gli estremi del reato di danneggiamento e, nel caso, agire di conseguenza.


“Qualche giorno fa, con estremo disappunto (lo stesso poi manifestato da tanti concittadini) ho constatato l’avvenuto sradicamento e tagli di vari imponenti pini - scrive ai magistrati - che da più di cento anni caratterizzavano l’aspetto morfologico, paesaggistico e ambientale della centralissima via Moretti. La sciagurata operazione è stata, a quanto pare, motivata da ragioni di sicurezza che rendono di tutta evidenza la illogicità, mancanza di presupposti della deliberazione di abbattimento con palesi ragioni di disapplicazione dell’atto amministrativo che legittimerebbe l’adozione del nefasto provvedimento”.

Secondo chi scrive, indubbiamente una persona competente in materia “il fatto può integrare il reato (articolo 733 codice penale) che può essere punito anche a titolo di colpa (cioè anche se fatto in buona fede ndr) in base alle legge 1° gennaio 1939 numero 1089 e successive modifiche che sanziona il danneggiamento delle cose di antichità ed arte”.

Insomma, chi ha dato l’ordine di tagliare gli alberi secondo l'esposto “era perfettamente consapevole - si legge ancora - anche in assenza di un vincolo specifico”.

Quindi il cittadino cita un caso simile, accaduto a Milano relativamente a un giardino, del quale si è occupata la III sezione penale della Corte di Cassazione il 18 novembre del 2008 con sentenza numero 42893. In questo caso un sindaco coinvolto è stato condannato per il taglio di alcuni alberi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico