Il gruppo transfemminista: «Piceno Pride discriminato». La replica: «No, avete sbagliato l’ufficio». E scoppia il caso

Il Piceno Pride del 2022
SAN BENEDETTO - «Ci hanno rimpallato più volte»; «È falso, hanno sbagliato ufficio». Scoppia anche a San Benedetto il caso “Piceno...

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SAN BENEDETTO - «Ci hanno rimpallato più volte»; «È falso, hanno sbagliato ufficio». Scoppia anche a San Benedetto il caso “Piceno Pride” per il quale Liberə Tuttə - gruppo transfemminista intersezionale - sostiene di essere stato boicottato dall’amministrazione comunale e non aver ancora avuto l’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico per l’evento, fissato all’8 luglio.


Le motivazioni «per fare un Pride - spiegano le promotrici - servono diverse cose tra cui: tempo pratico per organizzarlo, i permessi per l’occupazione del suolo pubblico per una pedana, l’ordinanza per il corteo, l’avviso della pubblica manifestazione, l’enorme pazienza e il grande fegato per avere a che fare con amministrazioni e uffici pubblici: abbiamo fatto la richiesta per il suolo pubblico a San Benedetto il 28 aprile 2023, più di due mesi prima di quando ci sarà il Pride ma ancora non abbiamo risposta. Ci hanno rimpallato più volte». Le attiviste quindi sospettano che ci sia una sorta di discriminazione e sia, questo, un metodo per creare ostacoli alla manifestazione a causa del suo contenuto. E provocatroriamente sostengono che solo la questura abbia già risposto. Ma dall’amministrazione comunale l’assessore Lina Lazzari - alle Pari opportunità tra l’altro - smentisce categoricamente qualunque intento discriminatorio. «Laicamente non ho nulla in contrario - spiega l’amministratrice – mi sono informata e hanno semplicemente sbagliato l’ufficio al quale indirizzare la domanda. Infatti doveva essere mandata, circa l’occupazione del suolo pubblico, al comando dei vigili urbani che ha i suoi tempi per rispondere. Per quanto mi riguarda, invece, non ho avuto alcuna richiesta di patrocinio dell’evento che sento ora si dovrà svolgere l’8 luglio a San Benedetto e a oggi sul mio tavolo c’è invece un’altra richiesta».


Il patrocinio


«Mi è stato chiesto infatti, un patrocinio per un evento regionale che si terrà a Civitanova Marche. In questo caso l’ho dovuto negare con lettera motivata perché non si può offrire un sostegno a una cosa che a cacde al di fuori della nostra competenza. Ma ribadisco che non c’è alcuna preclusione per quello che riguarda San Benedetto a patto che mi venga sottoposta la domanda». Di sicuro, ora, a mezzo stampa l’evento è stato reso noto, ora si vedranno gli sviluppi.
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Corriere Adriatico