La Riviera capitale gay d’Italia, sul palco anche Nausica Vamp per l'evento in piazza Giorgini

Un gay pride
SAN BENEDETTO - Mascherina d’ordinanza e distanziamento nel caso di assembramenti: ma per la prima volta San Benedetto diventa capitale gay d’Italia. In una...

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SAN BENEDETTO - Mascherina d’ordinanza e distanziamento nel caso di assembramenti: ma per la prima volta San Benedetto diventa capitale gay d’Italia. In una città dove il sindaco Pasqualino Piunti - ma non i membri della sua giunta e amministrazione - si rifiuta di celebrare nozze tra persone dello stesso sesso e una Regione amministrata dalla destra, la città delle palme ospita per la prima volta nella sua storia il colorato evento. In un momento poi nel quale si sta discutendo, a livello nazionale, il decreto Zan sull’omobofobia.

 
L’evento
A guidare la manifestazione Nausica Vamp, Miss drag queen Italia 2020 che ha già partecipato nelle scorse settimane al Pride Abruzzo. Qui ha avuto modo di dire durante il flash mob che «il Pride non è una carnevalata ma non è sobrio perché rappresenta il momento di visibilità di tutte le soggettività. Nel 2021 serve ancora farsi vedere per ciò che si è».

Ha quindi fatto notare come il Paese sia arretrato perché c’è ancora chi crede che gli stupri avvengano per come una donna è vestita o le persone vengono picchiate per come si vestono, magari in modo eccentrico «visto che è così - ha spiegato - allora questo “circo”, come lo chiamano in tanti, ha senso di esistere».

Lo slogan della manifestazione è “La prima volta fu rivolta” spiegano gli organizzatori di Libera Tutte «è una lotta che parte dal 1969 quando allo Stonewall Inn, bar gay di New York in cui iniziò la ribellione contro le violenze della polizia verso la comunità gay, lesbica e trans. La lotta non è ancora finita, in Italia si gioca ancora al ribasso con i diritti e le tutele della comunità Queer».

 

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Corriere Adriatico