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SAN BENEDETTO - Scoppia la guerra delle piazze ma ad avere la meglio è un ponte. È tempo di piano triennale delle opere pubbliche e tutti vogliono riqualificare la propria piazza. Il problema è che la coperta è troppo corta e quindi occorrono delle scelte e alcune opere devono aspettare il prossimo treno. Così chi voleva il restyling di piazza Montebello e chi faceva il tifo per piazza Dante dovrà attendere visto che oggi la giunta approverà il triennale dove gran parte delle risorse, circa 1,3 milioni di euro, saranno destinate al ponte sull’Albula di via Trieste.
Due restyling contesi
Il piano triennale è pronto, martedì sera è stato illustrato ai capigruppo e oggi andrà al vaglio della giunta.
Centro civico per Montebello
Da tempo la maggioranza si scontra sulle riqualificazioni di due piazze storiche quali piazza Montebello in pieno centro e piazza Dante al Paese alto. Per quanto riguarda la prima dopo anni di promesse e annunci è sparita dal triennale 2023- 2026. Ma per l’amministrazione sarebbe stato troppo cancellare un restyling tanto atteso, di conseguenza soprattutto la lista Centro civico popolare ha spinto per reinserire questa riqualificazione anche se rimane il problema dei fondi e si dovrà attendere l’avanzo e quindi il bilancio consolidato che andrà in discussione a fine aprile. In ballo c’è la scelta tra il semplice arredo per il quale sarebbero previsti 700mila euro di spesa oppure osare di più e rispolverare il progetto dell’architetto Domenico Sfirro che già circolava al momento dell’insediamento di Spazzafumo dove era prevista la copertura dell’ex mercato delle erbe, tanto che già si parlava di una sorta di Boqueria di Barcellona. Elaborato che tra l’altro divideva gli animi tra sostenitori e oppositori.
Libera per piazza Dante
Senza dimenticare che un’altra piazza attende che ci vengano messe le mani, ovvero piazza Dante nel cuore del Paese alto dove ancora c’è l’asfalto mentre dovrebbe essere pavimentata con i mattoncini come tutto il vecchio incasato oltre a intervenire sui sottoservizi. Intervento che, invece, starebbe a cuore agli uomini di Libera, in particolare al capogruppo Stefano Gaetani. Tra l’altro piazza Dante, negli anni passati, era stata chiusa per per verifiche sul sottosuolo a seguito di un rischio smottamento. Era stato ipotizzato anche di dirottare l’intero tesoretto destinato a piazza Montebello su piazza Dante e piazza Andrea Pazienza, anche quest’ultima in attesa di un restyling da decenni, ma per ora tutto rimarrà congelato.
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Corriere Adriatico