San Benedetto, riunione fiume tra i presidenti dei comitati ma i quartieri non trovano l'intesa. Divisi sulla location Ragnola

San Benedetto, riunione fiume tra i presidenti dei comitati ma i quartieri non trovano l'intesa. Divisi sulla location Ragnola
SAN BENEDETTO - I comitati di quartiere implodono sull’ospedale. Una riunione fiume è stata affrontata, martedì sera nei locali della parrocchia di Pio X tra i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SAN BENEDETTO - I comitati di quartiere implodono sull’ospedale. Una riunione fiume è stata affrontata, martedì sera nei locali della parrocchia di Pio X tra i presidenti di quartiere, che avrebbe dovuto partorire un documento unitario ma essendoci forti convergenze tutto è saltato. Incontro propedeutico alla commissione sanità prevista per giovedì prossimo e soprattutto per il consiglio comunale del 28 dicembre dove si andrà a votare la delibera con cui indicherà la zona dove realizzare il nosocomio.  



Una platea discorde quella dei vari comitati, divisa tra sostenitori della soluzione Ragnola, precisamente l’area di via Sgattoni per accogliere il nuovo ospedale, e coloro che invece si sono dichiarati prettamente contrari. Non a caso era atteso per ieri un documento condiviso tra tutti i presidenti ma alla fine non è stato trovato un accordo, proprio per le diverse vedute dei vari comitati sulla questione dell’ospedale. Martedì sera ad aprire la discussione era stato il presidente del quartiere Mare Leo Sestri il quale aveva ribadito la sua contrarietà a un’infrastruttura importante come un ospedale in una zona densamente urbanizzata e con una viabilità già compromessa e sulla stessa linea alcuni residenti del quartiere Ragnola direttamente interessati e che si sarebbero detti contrari per le stesse motivazioni. Il secondo presidente a parlare era stato Elio Core del quartiere Porto d’Ascoli Centro che invece si era detto d’accordo, mentre su tutt’altra posizione i presidenti Luigi Piunti e Luigi Olivieri rispettivamente dell’Agraria e di Albula Centro. 

La condizione



A fine riunione quindi una buona parte della platea si era detta a favore a un nuovo nosocomio purché realizzato nel territorio di San Benedetto e non in altre zone anche se limitrofe, quindi bocciando la soluzione che in un primo momento aveva visto indicata la location al confine con Monteprandone, rimandando però allo studio di fattibilità la definizione dell’adeguatezza o meno dell’area di Ragnola. Soluzione però che non ha visto affatto l’unanimità da qui il documento che è saltato all’ultimo momento. Il clima è stato incandescente ed era prevedibile visto che già alla vigilia del summit si erano evidenziate delle posizioni nettamente contrastanti. 



L’area per il nuovo ospedale dovrà essere approvata dal consiglio comunale e dopo la bocciatura della zona San Giovanni per rischio esondazione non rimane che quella di Ragnola che comprende sia il terreno che si affaccia su via Sgattoni dove troverà spazio anche la casa di comunità e il terreno a ridosso della curva di viale dello Sport dove invece verrebbero realizzati i parcheggi. La delibera è pronta per l’approvazione prevista per il prossimo 28 dicembre nell’assise di fine anno. Il documento successivamente sarà quindi inviato alla Regione Marche e andrà sottoscritto un accordo tra i due enti. A seguire la Regione pubblicherà il bando per la redazione del Progetto di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) del nuovo ospedale, progetto per il quale la giunta Acquaroli ha già stanziato 450mila euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico