San Benedetto, il peschereccio si schianta sugli scogli: equipaggio salvo

San Benedetto, il peschereccio si schianta sugli scogli: equipaggio salvo
SAN BENEDETTO - Ore di forte apprensione anche in Riviera per un incidente avvenuto nell’arcipelago toscano nella notte tra martedì e mercoledì. Un...

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SAN BENEDETTO - Ore di forte apprensione anche in Riviera per un incidente avvenuto nell’arcipelago toscano nella notte tra martedì e mercoledì. Un peschereccio della flottiglia di Porto Santo Stefano, il Bora Bora, si è infatti incagliato, di prua, contro la scogliera dell’isola di Montecristo, un’isola praticamente disabitata e famosa per essere praticamente inavvicinabile da pescherecci e navi non autorizzate.

Al comando della barca che è finita contro la scogliera c’era il sambenedettese Marco Marchegiani che, fortunatamente non ha riportato conseguenze fisiche e che, in mattinata, ha rassicurato i propri familiari, in Riviera, sul fatto che fosse in buone condizioni. Nella zona, soprattutto il compartimento di Porto Santo Stefano, ci sono parecchi marittimi sambenedettesi al lavoro. Nessun ferito, per fortuna, neppure tra l’equipaggio composto da altre tre persone.
  
La barca è praticamente rimasta incastrata alla scogliera ed è stata raggiunta, poco dopo l’incidente, dalla motovedetta della guardia costiera di Porto Ferraio. Proprio la capitaneria di porto ora è chiamata a fare chiarezza su quanto accaduto dal momento che, stando alle notizie che arrivano dalla Toscana, il peschereccio sarebbe stato avvisato via radio di essere entrato in un’area inaccessibile dal momento che l’isola raccontata da Alexander Dumas, è una riserva biogenetica sulla quale vengono effettuati severissimi controlli. Basti pensare che persino il numero dei turisti che ogni anno possono visitare Montecristo vengono controllati: non possono essere più di duemila in tutto. La scorsa notte, invece, il peschereccio è arrivato talmente vicino che si è schiantato contro la scogliera. Una volta appurate le buone condizioni di salute dell’equipaggio la capitaneria si è subito concentrata sulla verifica di eventuali sversamenti di agenti inquinanti. Anche in quel caso, per fortuna, tutto sembra essere filato liscio. «Nessuno sversamento o altra forma di inquinamento al momento sono stati rilevati - si legge nella nota del Parco dell’Arcipelago Toscano e della Capitaneria di porto -. Una motovedetta, la CP 725 è partita intorno alle 9 del mattino da Portoferraio con a bordo operatori subacquei specializzati, al fine di verificare le condizioni ambientali al contorno e lo stato dell’imbarcazione per poi programmare le operazioni di recupero dell’imbarcazione stessa».
 

Sono comunque scattate le indagini che vengono coordinate dalla Capitaneria di porto in collaborazione con la direzione del Parco nazionale Arcipelago toscano e con il Comando del reparto carabinieri biodiversità di Follonica, competente per la gestione di Montecristo e con alcuni operatori presenti sull’isola. La priorità, a questo punto, è capire come mai il peschereccio si sia spinto così a ridosso dell’isola, se si sia trattato di una lunga distrazione oppure se il motore possa essere andato in avaria impedendo una manovra correttiva. Stando alle notizie che arrivano dalla Toscana però, agli avvisi lanciati via radio di cambiare rotta, non avrebbe risposto nessuno. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico