San Benedetto, al Ministero piace l'idea di patron Massi. Per il Porto D'Ascoli spogliatoio singolo, attrezzato e anti-malattie infettive

San Benedetto, al Ministero piace l'idea di patron Massi. Per il Porto D'Ascoli spogliatoio singolo, attrezzato e anti-malattie infettive
SAN BENEDETTO - Il Ministero dello Sviluppo Economico ha riconosciuto il brevetto per la struttura edile modulare per spogliatoi individuali finalizzata a prevenire la diffusione...

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SAN BENEDETTO - Il Ministero dello Sviluppo Economico ha riconosciuto il brevetto per la struttura edile modulare per spogliatoi individuali finalizzata a prevenire la diffusione di malattie infettive. Spogliatoi progettati dal presidente del Porto d’Ascoli Calcio Vittorio Massi assieme all’architetto Albino Scarpantoni, gli stessi che avevano proposto l’ampliamento del Ciarrocchi.  



L’idea dello spogliatoio singolo era nata durante la pandemia che aveva richiesto spazi individuali, portando a ripensare l’organizzazione degli impianti sportivi soprattutto relativamente all’assembramento di persone negli spogliatoi visto che tali ambienti sono particolarmente soggetti a veicolare le infezioni. 

La soluzione è quella di fornire un ambiente attrezzato da assegnare in utilizzo esclusivo a un singolo utente per tutta la durata della stazione sportiva o del corso di allenamento. L’idea consiste in spogliatoi a uso individuale forniti di doccia, wc, lavabo, panca, illuminazione interna, mezzi di aerazione e climatizzazione da impiegare in base alle condizioni climatiche del luogo di installazione, con un sistema elettrico di abilitazione e disabilitazione dell’accesso e dei servizi del tipo comunemente in uso nelle camere di molti hotel. Strutture da realizzare in moduli prefabbricati disposti in file orizzontali su uno o più livelli in modo da formare una struttura. 

Il presidente del Porto d'Ascoli
 

Lo stesso presidente del Porto d’Ascoli Calcio, Vittorio Massi, aveva protocollato un progetto di ampliamento del campo Ciarrocchi che sarebbe passato dagli attuali 380 posti a 900. Quindi due tribune, una a destra e una sinistra, una palestra per gli allenamenti, un’infermeria e nuovi spogliatoi per i calciatori e anche un settore a parte per gli arbitri femminili. A tutto questo si sarebbe accompagnata una sala calcio e una sala ritrovo. Struttura tesa ad ospitare la prima squadra ma anche la giovanile che presenta un vivaio molto nutrito. Nell’elaborato approvato nel 2012 dove era previsto anche uno spazio da destinare a uffici, mai realizzato, che ora dovrebbe vedere la luce. Elaborato che portò a una sommossa nel quartiere con i residenti che sollevarono le barricate per evitare questo intervento parlando della vicinanza della Riserva Sentina e dell’impatto che avrebbe avuto sulla zona, così per i parcheggi da reperire tanto da dover rinunciare. L’intervento sarebbe costato intorno a 1,5milioni di euro. Una inizione importante per l’economia locale, ma a qualcuno non è piaciuto.

 

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Corriere Adriatico