«Saluto e tolgo il disturbo», Tonino il paladino dei bambini se ne è andato così

Tonino Armata
SAN BENEDETTO - Se ne è andato lasciando egli stesso un ricordo scritto che è poi stato pubblicato dalla famiglia sui social. ​A 82 anni è morto Tonino...

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SAN BENEDETTO - Se ne è andato lasciando egli stesso un ricordo scritto che è poi stato pubblicato dalla famiglia sui social. ​A 82 anni è morto Tonino Armata, l'uomo che si è battuto per i diritti dell'infanzia costituendo l'Osservatorio permanente Infanzia e Adolescenza Comune San Benedetto.

 

Il decesso è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato per un improvviso malore. Lascia la moglie Argentina e i figli Enrico e Alessandro. Originario di Milano, per molti anni è stato agente editoriale per la Mondadori prima di avviare una campagna di sensibilizzazione alla lettura che lo ha visto protagonista di veri e propri tour per le biblioteche marchigiane. Era il coordinatore di un apposito osservatorio creato in collaborazione con il Comune. Questo pomeriggio alle 16 la salma sarà accompagnata nella sala del commiato del cimitero di San Benedetto. Armata aveva lasciato anche un testamento pubblico che i suoi figli, ieri mattina, hanno inviato alle redazioni dei giornali eseguendo così le sue volontà.

«Tonino Armata è morto. Lo annuncio così a tutti gli amici e conoscenti che mi sono stati sempre vicino e anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. C’è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma laica: tolgo il disturbo. Nel giorno del mio congedo, desidero dare un ultimo saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Enrico, Alessandro, alle mie nuore Simona e Cinzia, e ai miei amati nipoti Lorenzo, Leonardo e Francesco, per l'affetto di cui hanno dato prova in ogni momento. Spero tanto comprendano quanto li ho amati . Per ultima Tina (ma non ultima). Malgrado le birichinate e il mio spirito libero, a Lei rinnovo l’affetto e l’amore che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio. Un saluto va ai concittadini di San Benedetto del Tronto; alle democratiche e ai democratici che sapranno riconoscersi tali nel ricordo di tante vicende maturate nel Partito Democratico; ai lavoratori di tutti i livelli della Casa Editrice Mondadori, la quale tanto mi ha dato e alla quale tanto ho dato; alla mia amata musica jazz; alla letteratura; all’imponente archivio che si trova nel computer e i tanti libri da regalare alla Biblioteca Comunale Giuseppe Lesca di San Benedetto del Tronto, come fondo Armata. Un saluto va a tutti i componenti dell’Osservatorio permanente infanzia e adolescenza. Un particolare saluto ai membri dell’“Associazione Città dei bambini” e a tutti coloro ai quali ho recato offesa e ai quali chiedo perdono».

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Corriere Adriatico