San Benedetto, autopsia Maria Teresa Maurella: colpita con pezzi di vetro e con l’asta di una lampada

La scientifica fuori l'abitazione della donna
SAN BENEDETTO - L’autopsia sul corpo di Maria Teresa Maurella è stata eseguita, a tempo di record, nel tardo pomeriggio di venerdì. Si è dunque deciso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SAN BENEDETTO - L’autopsia sul corpo di Maria Teresa Maurella è stata eseguita, a tempo di record, nel tardo pomeriggio di venerdì. Si è dunque deciso di accelerare i tempi per effettuare l’esame ritenuto fondamentale per capire cosa fosse accaduto, nell’appartamento, nelle ore precedenti all’arrivo della polizia. E quello che è emerso è stato terribile. 


 

L'autopsia
L’anziana è stata colpita con oggetti di ogni tipo, accoltellata con pezzi di vetro e persino con l’asta di una lampada che si trovava all’interno dell’abitazione. Il decesso dell’ottantantenne sarebbe però avvenuto dopo i primi colpi dunque tutti gli altri traumi e le ferite inferte hanno rappresentato un accanimento, andato avanti chissà per quanto tempo, su un corpo ormai privo di vita. Il decesso risalirebbe infatti a parecchie ore prima dell’arrivo degli agenti, forse alla nottata. E in tutte quelle ore Daniela Multari, la figlia di 48 anni dell’ex direttrice di un istituto scolastico di Napoli, è rimasta in casa insieme al cadavere della madre. Resta invece confermato che l’udienza per la convalida dell’arresto dovrebbe tenersi nella giornata di domani e, dal colloquio, ci si aspetta che possano emergere i motivi di tutta quella rabbia.

Capire cioè cosa abbia fatto scattare il raptus che ha portato al brutale assassinio dell’anziana. La figlia, rea confessa, sarà chiamata a ricostruire quelle terribili ore nella speranza che, dopo la farfugliante telefonata effettuata al 113 giovedì mattina, possa aver recuperato la lucidità sufficiente a parlare con il giudice e consentire agli investigatori di ricostruire i fatti. La quarantottenne è ancora in ospedale, piantonata nel reparto di Psichiatria del Madonna del Soccorso e in stato di arresto per omicidio volontario.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico