«La spiaggia deve vivere di giorno e anche di notte». Assenti difende i locali, il prefetto convoca sindaci e associazioni

La movida sul lungomare
SAN BENEDETTO - L’appuntamento è fissato per le ore 12 del prossimo 28 aprile, la sede è quella della prefettura e l’argomento la firma di un Protocollo...

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SAN BENEDETTO - L’appuntamento è fissato per le ore 12 del prossimo 28 aprile, la sede è quella della prefettura e l’argomento la firma di un Protocollo d’intesa per la legalità allo scopo di prevenire fenomeni di infiltrazione criminale nelle attività economiche e commerciali. 

 


Non solo i sindaci di Ascoli e delle località della costa sono invitati ma anche i vertici delle forze dell’ordine e soprattutto delle associazioni di categoria perché in vista dell’estate, l’intenzione è quella di trascorrere - e far trascorrere ai turisti - un periodo di tranquillità. A cominciare, ad esempio, dal fenomeno della movida molesta che a Pasquetta ha invaso anche il lungomare. «La spiaggia - spiega Sandro Assenti - in una città come San Benedetto ha bisogno di vivere sempre: la mattina con gli ombrelloni, i pranzi, gli aperitivi e la sera, con le feste, la notte con il divertimento». E sul concetto di divertimento, però, il presidente regionale della Confesercenti, ha una idea precisa: «La nalamovida viene da lontano, dall’educazione dei genitori, dalla scuola, e dalle agenzie educative: ai gestori spetta solo il compito che affida loro la legge». Insomma, non devono dare la bere ai minorenni e a chi è già alticcio per evitare di incorrere nei reati.

«Perché se non stanno nei locali, poi, i ragazzi, sulla strada chi li controlla? Quest’anno - prosegue il rappresentante dei commercianti - è cominciata con un bel weekend, con tanta gente sotto Pasqua. E sarà una stagione di un turismo di prossimità, italiano, esperienziale, dove conterà fare squadra con gli altri Comuni e si dovrà badare a non fare doppioni per quanto riguarda gli eventi». Ma sarà anche un’estate con tanti problemi secondo l’operatore turistico, quindi non è il caso di aggiungerne altri: «I contagi stanno aumentando - dice ancora - la gente ha paura della guerre e le bollette sono schizzate, siamo usciti troppo presto dal cosiddetto strato di emergenza tanto che i Comuni hanno ripreso anche a far pagare il suolo pubblico. Le materie prime invece sono aumentate del 30-40% quindi dobbiamo fare i conti ancora con il Covid, non ci possiamo considerare fuori pericolo». In una situazione così, però, gli assembramenti che sono stati visti nel giorno di Pasquetta possono essere ancora un pericolo.


«Non nego - chiude Assenti - che possano esserci stati alcuni eccessi ma come detto le discoteche, ad esempio, sono aperte. Se c’è qualcosa che non va bisogna sistemarlo ma partiamo dagli aspetti positivi: pensare che il turista possa spaventarsi e non venire a causa delle feste negli stabilimenti è eccessivo. C’è stato movimento, comunque ed è stato molto apprezzato dai giovani». San Benedetto, d’altra parte, è sempre stata un divertimentificio ma il punto è questo, cosa s’intende con questa parola oggi. E il rischio che, come da Pesaro a Rimini ci possano essere infiltrazioni e baby gang scatenate.

 

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Corriere Adriatico