Contro la movida fracassona la polizia locale si prepara a scuola, ma il Comitato chiede più controlli

I vigili con il fonometro
SAN BENEDETTO - Lotta ai decibel fracassoni, tre agenti della polizia locale si aggiornano sul corretto uso del fonometro. Verso un’estate di sonni sereni per i residenti?...

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SAN BENEDETTO - Lotta ai decibel fracassoni, tre agenti della polizia locale si aggiornano sul corretto uso del fonometro. Verso un’estate di sonni sereni per i residenti? C’è chi è preoccupato. Parla Walter Liberi, del comitato spontaneo “Fermiamo Capitan Fracassa”: «Regolamento sull’inquinamento acustico vecchio di 23 anni e sempre più inadeguato». 

 


Il corso


Ma procediamo con ordine, dicendo che i tre operatori in divisa sono stati iscritti ad un corso di formazione, dal titolo “Errori più comuni nelle misure acustiche ed incertezza di misura”. Per le casse municipali, l’aggiornamento ha un costo di 420 euro. «Sono esigenze formative richieste - fanno sapere dal Comune - in quanto il personale tecnico della polizia locale è impiegato specificamente per le misurazioni fonometriche nei casi di segnalazioni di presunto inquinamento acustico prodotto dai pubblici esercizi durante l’attività di intrattenimento musicale».

Questo apprezzabile dinamismo mette, però, in evidenzia una staticità di fondo. Infatti, le norme comunali che puniscono l’inquinamento acustico sono vecchie di oltre 20 anni (il regolamento in materia risale all’anno 2000) e, secondo molti, necessitano di un radicale perfezionamento. Ci provò, senza successo, l’amministrazione Piunti. Nel 2019, l’allora assessore Andrea Traini (oggi consigliere di minoranza) parlava di lavori in corso per il nuovo Regolamento acustico.

Sembrava un intervento importante ed urgente, per offrire margini di manovra più puntuali alle forze dell’ordine e, in definitiva, per garantire maggior serenità a residenti e turisti. Ma sono passati anni e, finora, non ci sono state novità. «Non ho alcuna notizia sull’operato di quest’amministrazione riguardo a un eventuale “nuovo” Regolamento acustico, e nemmeno si è provato a rivedere ed eventualmente aggiornare quello già esistente e vecchio di 23 anni!» conferma Liberi, passando alle critiche: «Quando era all’opposizione, l’attuale vicesindaco e assessore all’ambiente Tonino Capriotti era molto attento ai problemi di inquinamento acustico». Insomma, Liberi ed altri residenti si sarebbero aspettati qualcosa in più. «In ogni caso - prosegue il referente del gruppo “Fermiamo Capitan Fracassa” - tanto per essere intellettualmente onesti, ho apprezzato il, seppur goffo, tentativo di regolamentare con delle ordinanze, la diffusione di musica da parte degli esercizi. 


Le intenzioni


Tornando al necessario regolamento acustico, qualunque siano le intenzioni del la giunta a riguardo, non sarebbe possibile averne uno per la prossima stagione estiva perché non ci sarebbero i tempi tecnici. Così, anche per la stagione estiva 2023 noi cittadini saremo ancora vittime di un inquinamento acustico senza controllo».
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Corriere Adriatico