SAN BENEDETTO - Fiamme a bordo del Marpesca, un peschereccio di Termoli che nella notte è stato costretto a rientrare anzitempo al porto di San Benedetto. ...
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Il fuoco si sarebbe sprigionato da una sostanza gelatinosa raccolta dalle reti della barca che, una volta asciugata, avrebbe dato vita ad una sorta di autocombustione. I marittimi a bordo avevano infatti tirato in barca le reti già da almeno un'ora senza accorgersi che, tra le maglie, si era depositata quella strana sostanza. Erano a circa 5 miglia di distanza dalla costa, in fase di rientro, quando si sono resi conto delle fiamme che avevano iniziato a sprigionarsi proprio dalla zona di rimessaggio delle reti.
"Il fumo era denso - ha spiegato una volta tornato a terra il comandante dell'imbarcazione - e non capivamo cosa fosse accaduto. La paura è stata davvero tanta". Le fiamme sono comunque state spente in poco tempo ed è stata allertata immediatamente la capitaneria di porto.
Da San Benedetto è partita una motovedetta che ha raggiunto il motopesca e lo ha scortato fino allo scalo sambenedettese dove i campioni della misteriosa sostanza sono stati presi in consegna dai militari che ora lo faranno analizzare.
Difficile al momento capire di cosa possa trattarsi. Le ipotesi sono le più disparati e molti parlano di qualche componente di residuati bellici. Ma la dinamica dei fatti appare davvero anomala.
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