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SAN BENEDETTO Cinque posti letto in meno alla Medicina d’urgenza e un solo medico nel turno notturno al Pronto soccorso. Quello che fino a ieri era stato solo un annuncio ora sta diventando realtà visto il trasloco e ridimensionamento della Murg partito nei giorni scorsi. Situazione di fronte alla quale è partita un’interrogazione regionale e ieri mattina è stato svolto un volantinaggio con momenti di tensione: per la prima volta c’è stato l’intervento dei vigilantes seguiti dai carabinieri con interruzione della consegna dei manifestini.
La riduzione
Da ieri, si diceva, c’è un medico di meno al Pronto soccorso.
«A seguito di queste scelte - affermano i consiglieri del centrosinistra Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci - a nostro avviso gravi e ingiustificate, negli orari notturni sarà presente solo un medico strutturato e un medico delle cooperative, che come sappiamo non sempre è specializzato in medicina di urgenza, per cui di routine si occupa dei codici di minor gravità (verdi e bianchi). La direttrice dell’Ast Natalini ha ventilato l’ipotesi che i medici delle cooperative potrebbero interessarsi anche dei codici gialli, che dovrebbero essere presi in carico solo dagli specialisti in Medicina d’urgenza. Tutto questo ci preoccupa per il probabile aumento del rischio clinico e i tempi attesa si allungheranno. Allo smantellamento dell’emergenza si aggiungerebbe anche la carenza di personale presso la Radiologia dove tre tecnici stanno per lasciare l’ospedale e un quarto andrà in pensione». Intanto ieri durante il volantinaggio di alcuni esponenti del centrosinistra un un vigilantes dell’ospedale è intervenuto in quanto non c’era stata la comunicazione al commissariato e sono stati allertati i carabinieri, tanto che la consegna dei manifesti è stata bruscamente interrotta come non era mai avvenuto in passato.
La discussione
Lo smantellamento della Murg poi approderà sui banchi del consiglio regionale. E’ stata presentata un’interrogazione della consigliera Anna Casini (ex vice presidente regionale) che verrà discussa martedì. «Nella mia interrogazione- afferma l’esponente Pd- chiedo come mai mentre prima si parlava di spostamento del reparto, magicamente, in una conferenza stampa, sono apparsi lavori urgenti da iniziare immediatamente. Come mai questo tempismo sospetto? Non vi è alcun atto pubblico che spieghi la riorganizzazione che si intende attivare, né si sa quanto dureranno i lavori».
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