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SAN BENEDETTO - E’ crisi nella maggioranza Spazzafumo. Quelle che fino a ieri sembravano fibrillazioni e mal di pancia oggi hanno tutti i connotati di una crisi politica. Ben otto consiglieri sono pronti a chiedere la testa dell’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli, mettendo a rischio il consiglio comunale in programma per il 7 maggio.
Tutto nasce dal mancato incarico a capo di gabinetto del sindaco per il capogruppo di San Benedetto Viva Giorgio De Vecchis. Un incarico annunciato fin dal giorno della vittoria della compagine di Spazzafumo. Poi la scelta, alla vigilia di Pasqua, del funzionario comunale quale il direttore del settore commercio Claudio Salvi.
Insomma un bel rebus per il sindaco Spazzafumo a soli 180 giorni dall’investitura. Anche se quest’ultimo non sembra intenzionato a cambiare idea: «La pratica per la nomina di Salvi è nelle mani della dirigente Talamonti, appena pronte le carte si procederà, non ho motivo per tornare indietro». E in merito alla posizione di De Vecchis, il primo cittadino spiega: «Lo avevo informato che avrei scelto un funzionario, mi serve qualcuno che conosca bene la macchina comunale. De Vecchis mi serve in maggioranza per coordinare la coalizione e per aiutarmi sulla sanità vista la sua esperienza».
Il gruppo di dissidenti per far sentire la propria voce e portare l’amministrazione sul baratro della crisi è pronto a chiedere la testa di Gabrielli. Perché lui? Uomo fedelissimo del sindaco, secondo molti, il vero e unico vice sindaco e segretario particolare del primo cittadino. A lui si rimprovererebbe un eccessivo attivismo occupandosi del proprio settore e spesso, secondo i compagni di coalizione, avrebbe “sconfinato” in altri ambiti e come ultima questione, in ordine di tempo, gli verrebbe imputata la scelta del legale per il ricorso Areamare, andata al fratello del capogruppo Stefano Gaetani. Sembra un deja vù, visto che cinque anni fa la stessa maggioranza Piunti sfiduciò l’allora presidente del consiglio comunale Gabrielli. Spazzafumo da parte sua riconferma la fiducia all’assessore: «Bruno finora ha lavorato bene ed è un riferimento per Libera. Nella mia giunta se qualcuno sbaglia, paga».
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Corriere Adriatico