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SAN BENEDETTO - Spostare i 2 milioni di euro destinati al nuovo lungomare per l’intervento al Ballarin. E’ la proposta arrivata da alcuni esponenti della maggioranza al fine di coprire i costi lievitati per il restyling dell’ex stadio. Intanto nei giorni scorsi si è svolto un nuovo incontro a Parma tra i tecnici comunali e l’archistar Guido Canali.
Il metodo
Destinare i 2milioni di euro, necessari per terminare la riqualificazione dell’ultimo tratto di lungomare, a favore dell’ex Fossa dei leoni. Una proposta che avrebbe visto diversi consiglieri d’accordo anche se sul piano tecnico sarebbe difficile da realizzare. «Questa proposta mi vedeva completamente a favore – spiega il capogruppo di Libera Stefano Gaetani – sarebbe stata la soluzione ideale.
La trasferta
Intanto nei giorni scorsi il dirigente all’urbanistica Giorgio Giantomassi, il responsabile unico della progettazione Nicola Antolini e il consigliere comunale Gino Micozzi hanno avuto un nuovo incontro a Parma con l’archistar Canali. Quest’ultimo ha apportato dei correttivi ad alcuni dettagli, su tutti le tribune laterali che non vedranno più la realizzazione di collinette bensì saranno a raso. Il progetto preliminare è ormai finito, a questo punto la palla passa agli uffici comunali che andranno a realizzare il definitivo. È una corsa contro il tempo visto che l’affidamento dei lavori ha come data ultima il prossimo luglio.
I dettagli
«Siamo a buon punto - afferma Giantomassi – l’architetto ha inserito qualche dettaglio in più ma la struttura portante rimane quella presentata alla città in Auditorium. Abbiamo fatto il punto e sono state rivisti alcuni aspetti ora aspettiamo il piano economico».
Gli stralci
Ed è proprio in base al piano economico che si sveleranno le carte sui costi dell’intervento che a oggi vede sul piatto 2,4milioni di euro oltre ai 400mila elargiti dalla Fondazione Carisap, ma nel frattempo i costi sono lievitati. Al riguardo il vice sindaco Tonino Capriotti puntualizza: «Procederemo a stralci, non sarà mai una cattedrale nel deserto, realizzeremo interventi in base alle risorse a disposizione, un lotto alla volta così non ci saranno incompiute ma andremo a lavorare su quanto è stato già finanziato e ha una copertura economica». Verrà inoltre costituito un gruppo di lavoro che seguirà direttamente l’iter del Ballarin al fine di rispettare il cronoprogramma e le scadenze perentorie dettate dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico