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SAN BENEDETTO Meno iscritti, più spese per le sanificazioni. Anche l’istituto Vivaldi, storica istituzione musicale sambenedettese, è alle prese con gli effetti della pandemia che, comunque, non hanno fermato le attività didattiche, proseguite nel segno della sicurezza anti-Covid. Già acquistato un termo-scanner. Per la pulizia prevista una spesa annuale di 11.600 euro: aumentata rispetto al passato.
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Tutto questo emerge da un recente documento programmatico elaborato dal consiglio d’amministrazione del “Vivaldi”, guidato dal presidente Francesco Romano.
«I corsi di propedeutica e di solfeggio si effettuano, per l’anno accademico in corso, in forma individuale per ottemperare alle misure di contenimento e contrasto al virus Covid-19 emanate dagli organi competenti - proseguono dal “Vivaldi” -. Per analoghe ragioni non è stata attivata l’orchestra formata dagli allievi». Per quanto riguarda il progetto che prevede lo svolgimento di lezioni di musica presso le scuole cittadine convenzionate, sono stati sospesi i laboratori organizzati sulla base delle relative convenzioni con l’Istituto scolastico comprensivo Nord e con quello Sud, date le difficoltà organizzative connesse all’emergenza sanitaria.
Resta invece in vigore, anche per il corrente anno accademico, la convenzione triennale con il conservatorio musicale “Giovanni Battista Pergolesi” di Fermo, che offre importanti vantaggi agli allievi del “Vivaldi”, sia in fase di ammissione al corso accademico che per la partecipazione gratuita a seminari e masterclasses.
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Corriere Adriatico