San Benedetto, l'Ancot chiede di ripristinare l'ufficio del giudice di pace

L'ex sede del tribunale di San Benedetto
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SAN BENEDETTO – L' Associazione Nazionale Consulente Tributari ha rivolto un invito alle amministrazioni dei Comuni di San Benedetto Acquaviva, Monteprandone e Monsampolo ad attivarsi affinché vengano posti in essere tutti gli atti necessari alla richiesta di ripristino dell’ufficio del Giudice di Pace di San Benedetto. Il presidente dell’A.N.CO.T, Arvedo Marinelli, ricorda che la norma che sopprime l'ufficio prevede il differimento al 30 luglio 2015, data entro la quale gli enti locali interessati possono richiedere il ripristino degli uffici del giudice di pace soppressi, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, incluso il fabbisogno del personale amministrativo messo a disposizione dagli enti medesimi. Il presidente Marinelli ha sottolineato l’importanza dell’ufficio del Giudice di San Benedetto.


Le procedure pendenti nell’Ufficio del Giudice di Pace di San Benedetto prima della sua soppressione, ammontavano in media, ogni anno, a circa 600 procedimenti civili ordinari, 800 procedimenti speciali sommari, 1000 asseverazioni di perizie, 200 procedimenti penali.

L’allontanamento del presidio di giustizia, con conseguenti incrementi degli oneri da sostenere, - dice Marinelli - "sta producendo un’evidente sconfitta dello Stato di diritto". Gli stessi locali da destinare all’ufficio del Giudice di Pace di San Benedetto potrebbero essere adibiti, altresì, a sede di un’articolazione sambenedettese della Camera di Conciliazione dell’Ordine degli Avvocati di Ascoli Piceno, così come di altri omologhi organismi.

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Corriere Adriatico