SAN BENEDETTO - Incubo furti, i cittadini si mobilitano e dal Ponterotto parte una raccolta di firme per chiedere maggiore sicurezza. “L’idea è nata spontaneamente dai...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La petizione popolare - attivata nei giorni scorsi - è durata davvero poco, ma ha fatto boom: in un’ora e mezza, infatti, sono state raccolte 195 firme e la documentazione è già stata inoltrata alla prefettura e alla questura, al commissariato e, per conoscenza, al sindaco Gaspari.
Nel corso degli ultimi giorni, le forze dell’ordine hanno già messo in atto controlli specifici al Ponterotto ma, comunque sia, l’invocazione partita da questo quartiere periferico trova consensi un po’ lungo tutto il territorio comunale poiché, purtroppo, non c’è zona che può dirsi al sicuro dall’ondata di razzie che da mesi, ormai, sta caratterizzando la città.
“In passato ho subìto diversi furti e così, come altre persone della mia zona, mi sono deciso a mettere le grate alle finestre” racconta il presidente del Comitato Paese Alto Alessandro Ribeca sottolineando che il suo è un quartiere da sempre esposto ai raid ladreschi. Oltre alla paura dei rapinatori, a rovinare le notti di molti sambenedettesi c’è anche la movida molesta che continua a imperversare pure d’inverno.
“Noi iniziamo già a pensare alla prossima stagione estiva e, come ormai avviene da anni, in questo periodo ci ritroviamo sempre a lanciare appelli affinché le forze dell’ordine e le istituzioni prendano provvedimenti” afferma Giovanni Filippini, vicepresidente di Marina Centro. “Purtroppo, però, devo constatare che non si è mai voluto prendere di petto la questione”.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico