Undici furti in una sola notte
Raccolte 195 firme in un'ora

Undici furti in una sola notte Raccolte 195 firme in un'ora
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Giovedì 12 Febbraio 2015, 20:08 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 05:12
SAN BENEDETTO - Incubo furti, i cittadini si mobilitano e dal Ponterotto parte una raccolta di firme per chiedere maggiore sicurezza. “L’idea è nata spontaneamente dai residenti dopo che recentemente, durante una sola notte, sono state visitate dai ladri ben 11 case” spiega il presidente del Comitato di quartiere Andrea Sanguigni che si fa portavoce delle ansie con cui sono costrette a convivere centinaia di persone: “Qui la notte non si dorme più e a preoccupare maggiormente non sono tanto i furti in sé, ma il fatto che vengono prese di mira famiglie con bambini o anziani. Insomma, si teme per l’incolumità personale, perché quando ti entrano in casa dei malviventi senza scrupoli può succedere davvero di tutto”.

La petizione popolare - attivata nei giorni scorsi - è durata davvero poco, ma ha fatto boom: in un’ora e mezza, infatti, sono state raccolte 195 firme e la documentazione è già stata inoltrata alla prefettura e alla questura, al commissariato e, per conoscenza, al sindaco Gaspari.

Nel corso degli ultimi giorni, le forze dell’ordine hanno già messo in atto controlli specifici al Ponterotto ma, comunque sia, l’invocazione partita da questo quartiere periferico trova consensi un po’ lungo tutto il territorio comunale poiché, purtroppo, non c’è zona che può dirsi al sicuro dall’ondata di razzie che da mesi, ormai, sta caratterizzando la città.

“In passato ho subìto diversi furti e così, come altre persone della mia zona, mi sono deciso a mettere le grate alle finestre” racconta il presidente del Comitato Paese Alto Alessandro Ribeca sottolineando che il suo è un quartiere da sempre esposto ai raid ladreschi. Oltre alla paura dei rapinatori, a rovinare le notti di molti sambenedettesi c’è anche la movida molesta che continua a imperversare pure d’inverno.

“Noi iniziamo già a pensare alla prossima stagione estiva e, come ormai avviene da anni, in questo periodo ci ritroviamo sempre a lanciare appelli affinché le forze dell’ordine e le istituzioni prendano provvedimenti” afferma Giovanni Filippini, vicepresidente di Marina Centro. “Purtroppo, però, devo constatare che non si è mai voluto prendere di petto la questione”.

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