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SAN BENEDETTO - Un’estate senza cantieri sull’autostrada A14 o, almeno, si spera. Autostrade per l’Italia ha confermato la sospensione dei lavori dal 24 giugno fino al 6 settembre. Annuncio arrivato nel corso del convegno svoltosi ieri presso il Palariviera dal titolo “La rete del futuro. Autostrade per l’Italia dialoga con il territorio”, a cui erano presenti i presidenti di Marche e Abruzzo, che hanno chiesto a gran voce la realizzazione di una terza corsia, mentre Autostrade ha annunciato un piano pari a 190 milioni di euro per le Marche e di 220 milioni di euro per l’Abruzzo.
«Le code di auto da Porto Sant’Elpidio fino all’Abruzzo rappresentano una vera spada di Damocle per il nostro territorio e la sua economia – ha esordito il presidente Acquaroli – ingorghi che si riflettono sulla Statale16 e sulla viabilità della costa. I lavori e la messa in sicurezza sono importanti ma occorre comunicarli e organizzarli affinché l’impatto sia minimo, cercando di operare anche durante l’orario notturno. I cantieri rappresentano un pericolo che è alla base di tanti incidenti e occorre un’organizzazione e un’informazione per creare minore impatto».
Il governatore si è soffermato anche sullo sviluppo della rete autostradale. «Riteniamo - ha proseguito Acquaroli - che sia giunto il momento di creare la visione delle infrastrutture per i prossimi anni, ma soprattutto chiediamo chiarezza sulla terza corsia e la dorsale adriatica sia da parte di Autostrade per l’Italia che del ministero».
Nel corso dell’incontro si è parlato del piano di ammodernamento in corso in A14, tra Pedaso e Val di Sangro, che in questa fase coinvolge le numerose gallerie. Per tutto il periodo estivo, infatti, è stata confermata la sospensione dei cantieri. Già per il ponte del 2 giugno, inoltre, è stata pianificata un’analoga interruzione, dal 1 giugno e fino alla sera di lunedì 6 giugno. Dal mese di settembre invece i tratti marchigiani e abruzzesi della A14 saranno interessati principalmente da una nuova fase di interventi che riguarderanno le barriere di sicurezza dei viadotti.
«Non possiamo più attendere», il grido lanciato dal presidente dell’Abruzzo Marsilio ha sollecitato la realizzazione della terza corsia fino a Bari sottolineando che non si fermerà davanti a una bozza di una tratta che al massimo potrebbe arrivare fino a San Benedetto. «Oggi chi da Bari deve recarsi a nord preferisce passare per Napoli ed è assurdo. Il traffico non è cresciuto dove non c’è la terza corsia perché non c’è percorribilità, è aumentato dove c’era la terza corsia. A noi non basta arrivare a Pescara ovest. L’infrastruttura apre traffico e mercati». Al riguardo Roberto Tomasi amministratore delegato di Autostrade per l’Italia ha affermato: «Ci stiamo adoperando affinché si riduca l’impatto del piano di ammodernamento messo in campo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico