La diocesi a rischio accorpamento dopo il compleanno del vescovo Bresciani

Il vescovo Carlo Bresciani alla festa della Madonna della Marina
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SAN BENEDETTO - Diocesi unite “in persona episcopi”, alla lettera «nella persona del vescovo». L’espressione latina - tipica della Santa Sede - sta a indicare l’unione di due diocesi, con la quale si lasciano inalterate le strutture di ciascuna diocesi a eccezione del ministero episcopale, che è esercitato da un unico vescovo. Cosa che potrebbe accadere a San Benedetto.

 
Le voci


Sono oramai diversi mesi che le voci, provenienti più da Ascoli che da San Benedetto, a dir la verità, si rincorrono ma si fanno sempre più incalzanti per via del fatto che si avvicina il compleanno di monsignor Carlo Bresciani. Il prossimo 26 marzo, infatti, compirà 75 anni e raggiungerà l’età pensionabile. Per fortuna Bresciani è ancora particolarmente in forma e quindi potrebbe essere prorogato nel suo prezioso ministero ma già nelle sacrestie si comincia a parlare del futuro.

Anche il suo predecessore vescovo Gervasio Gestori d’altra parte restò quasi due anni oltre la data fatidica dei 75 anni segnando quasi un record ma proprio recentemente diversi accorpamenti di diocesi sono avvenuti nelle Marche: Pesaro e Urbino non esattamente due piccoli paesi ma anche Camerino e Fabriano, storiche sedi. Tutta colpa delle chiese vuote e delle culle che non si riempiono, di quell’inverno demografico che non solo svuota i banchi delle elementari con in più la religione che non è attrattiva per i ragazzi ma per i loro nonni, i quali purtroppo fanno sempre più fatica a uscire di casa per malanni e acciacchi per poi passare a miglior vita.

Al di là delle considerazioni sociologiche o teologiche, comunque, della possibilità che San Benedetto possa perdere la propria sede vescovile nonostante sia la quarta città delle Marche per numero di abitanti l’ipotesi non sarebbe affatto peregrina. Resterebbe, nel caso, un vicario che averebbe ampi compiti.


I precedenti


Ma proprio San Benedetto fu accusata non troppi anni fa, una trentina per l’esattezza di “scippo”. I più adulti ricorderanno che prima furono fuse le diocesi di Montalto delle Marche, regalata da Papa Sisto V alla sua città d’origine e Ripatransone dove non a caso c’è un duomo; poi quando arrivò monsignor Giuseppe Chiaretti la sede vescovile fu portata al Paese Alto di San Benedetto abbandonando appunto la sede storica del paese che ha dato i natali a Mercantini. Dunque? Qualcosa in più si potrà intuire nei prossimi mesi con l’avvicinarsi del compleanno del vescovo anche se, come è noto, le cose vaticane sono sempre molto riservate.
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Corriere Adriatico