San Benedetto, demolizione dello stadio Ballarin, ultimo saluto alla Fossa dei Leoni: le ruspe abbattono la curva Nord e i Distinti

Nelle prossime ore toccherà alla gradinata Sud. Il saluto dei grandi calciatori del passato

San Benedetto, demolizione dello stadio Ballarin, ultimo saluto alla Fossa dei Leoni
SAN BENEDETTO Si alza la polvere dei calcinacci, cadono le lacrime dei tifosi. Con il cantiere operativo anche lungo la tribuna mare, ieri è entrato nel vivo...

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SAN BENEDETTO Si alza la polvere dei calcinacci, cadono le lacrime dei tifosi. Con il cantiere operativo anche lungo la tribuna mare, ieri è entrato nel vivo l’abbattimento dello stadio Ballarin. Fortunatamente, le importanti modifiche alla viabilità della zona non hanno comportato grossi contraccolpi sul fronte della fluidità del traffico. Ma lo sgretolamento della storica Fossa dei Leoni ha generato un’ondata emotiva in città. Tutto s’è riversato sui Social, dove son rimbalzati commenti di vario tenore. Poi: quasi in pellegrinaggio, persone di tutte le età sono arrivate a ridosso dell’area dove ieri operavano le ruspe. A dare una sorta di ultimo saluto allo storico Sambodromo, sono passate anche vecchie glorie rossoblù, come Nicola Ripa ed il bomber Francesco Chimenti. 

L’affondo

Sulla stessa linea troviamo il consigliere comunale di minoranza Lorenzo Marinangeli che, nella mattinata di ieri, era sul posto: «Chi non ha vissuto la forza del Ballarin non la potrà mai capire. Questo non è mai stato un semplice stadio e si doveva fare in modo di preservare almeno una parte della storica Curva Sud. Come minoranza, purtroppo, i nostri margini di manovra verso l’amministrazione erano limitati - sottolinea l’esponente leghista - e non siamo riusciti a portare a casa un risultato che non solo ci avrebbe fatto risparmiare dei soldi, ma avrebbe valorizzato anche una fetta importante della storica locale». Tornando sul fronte della viabilità, ieri il Comune ha assicurato che: «Una volta messa in sicurezza l’area di cantiere, via Marchegiani sarà riaperta al traffico. Nel frattempo, chi deve spostarsi verso Nord deve utilizzare la Statale». Come accennato prima, al momento la demolizione interessa la curva Nord ed i Distinti.

Alla fine toccherà alla curva sud

Per ultima, scoccherà l’ora della Sud: curva che sta più a cuore alla tifoseria. La demolizione in corso è soltanto il primo passo della rigenerazione urbana che, secondo i programmi, terminerà entro il 2026. Dunque, per oltre un anno, questa zona sarà area di cantiere, con restrizioni alla circolazione di uomini e mezzi che verranno decise di pari passo all’andamento dei lavori. Per il momento, resta temporaneamente soppressione della pista ciclabile lungo via Marchegiani; mentre i divieti di sosta attualmente in essere in largo Borgonovo e intorno alla curva Nord resteranno attivi fino al completamento della rigenerazione.

 

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Corriere Adriatico