San Benedetto, urla e bivacchi in piazza della Libertà: «Nessuno nel comitato per la gestione». Il parco urbano non decolla per la presenza dei clochard

Urla e bivacchi in piazza della Libertà: «Nessuno nel comitato per la gestione». Il parco urbano stenta a decollare per la presenza dei clochard
SAN BENEDETTO - Urla, bivacchi, sporcizia. In piazza della Libertà, continua ad essere molto problematica la convivenza tra residenti e qualche utente della vicina...

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SAN BENEDETTOUrla, bivacchi, sporcizia. In piazza della Libertà, continua ad essere molto problematica la convivenza tra residenti e qualche utente della vicina Caritas. L’esasperazione di chi vive in zona cresce e sta facendo naufragare un progetto di cui si parla da anni. Ossia quello di rendere la piazza un parco urbano. Un’area recintata, con orari d’apertura E chiusura, sotto il costante controllo di qualcuno.

 

L’amministrazione comunale si era detta disponibile a favorire l’operazione, snellendo le pratiche di sua competenza, a patto che il parco fosse gestito da un’associazione di residenti.

Il parco

«Abbiamo contattato una quarantina di persone potenzialmente disponibili - afferma Guido Speca: segretario del comitato di quartiere Ponterotto - ricevendo, però, qualche riscontro positivo solo da due. E anche quelle due non sono del tutto convinte». Secondo Speca, a frenare la buona volontà di tanti cittadini sono proprio le attuali condizioni di profondo degrado in cui versa la piazza. «Nessuno vuole immischiarsi in situazioni pericolose» continua il segretario del Ponterotto, sottolineando come le segnalazioni di criticità siano pressoché quotidiane sul gruppo WhatsApp del comitato. Poche settimane fa, a destare allarme era stato un clochard coricato su una panchina per lungo tempo, senza muoversi di un centimetro. Chi osservava la situazione ha pensato al peggio, tanto da avvisare le forze dell’ordine che, arrivate sul posto, hanno constatato come l’uomo fosse vivo. «Per i cittadini non e bello sempre scomodare vigili e polizia, ma cosa dobbiamo fare?» si chiede sconsolato Speca, puntando l’indice contro l’amministrazione comunale.

La gestione

«Serve un intervento diretto del Comune - prosegue -. Piazza della Libertà deve diventare un parco chiuso e, inizialmente, la gestione deve essere direttamente del Comune. Poi, quando il quadro di sicurezza e decoro sarà migliorato, potranno subentrare i residenti». In particolare, Speca s’aspetta un interessamento dell’assessore al sociale Andrea Sanguigni, tra l’altro, ex presidente del Ponterotto: «Lui viene da questo quartiere - chiosa il segretario -. Non se lo ricordi solo quando è ora di chiedere voti».

 

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Corriere Adriatico