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SAN BENEDETTO - L’estate non è finita. Anzi, la Riviera è piena di turisti e il triste spettacolo che viene loro presentato indigna soprattutto i residenti. Non ci stanno ad essere etichettati come cittadini di una realtà nel degrado e, visto che il tessuto economico locale si alimenta di scambi commerciali, ad essere più indignati di tutti sono proprio i commercianti che ieri hanno scattato fotografie per documentare come stanno andando le cose in centro.
Per fortuna che il centro è il salotto buono: «Questo è il centro di San Benedetto - scrivono in whatsapp indirizzato alla stampa -: abbiamo avvisato tutte le istituzioni ma non è successo niente.
La segnalazione riguarda in particolare il cattivo odore che si sprigiona dai luoghi un attimo fuori dalla sguardo dove giovani e meno giovani si nascondono usandoli come latrina. In città, dal’altra parte, non ci sono bagni chimici, se non mal segnalati e limitatamente al lungomare a servizio delle spiagge libere. Altrove ci si deve rivolgere ai locali pubblici che, seppur tenuti a offrire il servizio, per educazione, si “retribuiscono” almeno con un caffé. Ma di notte quando più servirebbe, sono ovviamente tutti chiusi. E la movida che impazza, proprio nei locali del centro, fa il resto. Per non parlare delle erbacce e soprattutto dei cassonetti. La raccolta porta a porta di per sé costringe e mettere in bella mostra i rifiuti proprio quando il passeggio è più sostenuto, la sera. Ma in luoghi strategici come in via Mazzocchi, all’angolo con via Ugo Bassi se ne accatastano talmente tanti che sembra davvero una discarica. Così come in via Cripi. Una situazione insostenibile che i candidati sindaci dovrebbero spiegare come voler risolvere.
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Corriere Adriatico