Ombrelloni rimossi a San Benedetto dopo i controlli, gli chalet applicano sconti ai bagnanti

Ombrelloni rimossi a San Benedetto dopo i controlli, gli chalet applicano sconti ai bagnanti
SAN BENEDETTO - Raffica di sconti per placare la rabbia dei bagnanti. I concessionari di spiaggia coinvolti dal recente giro di vite impresso dalla Capitaneria di porto si...

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SAN BENEDETTO - Raffica di sconti per placare la rabbia dei bagnanti. I concessionari di spiaggia coinvolti dal recente giro di vite impresso dalla Capitaneria di porto si stanno rimboccando le maniche per cercare di salvare il salvabile.

 

Piccola premessa, in estrema sintesi: a inizio settimana, controlli della Guardia costiera avevano fatto emergere che numerosi ombrelloni erano stati posizionati in maniera irregolare rispetto agli spazi in concessione. Praticamente, qualche chalet si era allargato troppo. Senza entrare nel merito del perché, diciamo solo che (dopo tali controlli) molti parasole sono stati rimossi o riposizionati. 


I parametri


Sì, perché, per rientrare nei parametri rimarcati dalla Capitaneria, diversi chalet hanno adottato un restringimento degli spazi. Qualche ombrellone è comunque saltato e, ovviamente, un tale bailamme a pochi giorni da Ferragosto ha scatenato le ire dei bagnanti. Qualcuno si è ritrovato in una posizione meno pregiata rispetto a quanto pattuito. Insomma: i motivi per essere amareggiati non mancano. Per far digerire l’amara medicina, qualche concessionario di spiaggia ha dato il via a degli sconti e, come extrema ratio, viene ventilata anche l’ipotesi di un rimborso, se qualche ospite dovesse restar fuori. Tra gli addetti ai lavori c’è chi esprime apertamente fastidio per la tempistica dei controlli: «Non nego che da parte della mia categoria c’è stato qualche errore - afferma Enrica Ciabattoni: referente locale del Sib, il sindacato dei balneari di Confcommercio -. Ma tale errore poteva essere affrontato meglio se fosse stato evidenziato all’inizio della stagione balneare e non ora, in pieno agosto. I controlli andavano fatti subito. E auspicherei dei controlli anche nelle spiagge libere dove, dopo il tramonto, c’è chi continua a lasciare ogni tipo di attrezzatura balneare: cosa vietata dai regolamenti in materia». Comunque sia, la categoria è in subbuglio. 


La deroga


Nella mattinata di ieri, tra gli operatori circolava l’idea di richiedere una deroga straordinaria a Comune e Capitaneria, per poter rimettere le cose come prima, e poi affrontare la questione in autunno. Ma quest’ipotesi sarebbe stata giudicata tecnicamente irrealizzabile. «Qualcosa andrà comunque fatto - tuona Giuseppe Ricci: titolare dello chalet Stella Marina e presidente del sindacato Itb-Italia -. Anche perché prima di questa assurda situazione stavamo vivendo una stagione positiva. Paradossalmente, servirebbe un ulteriore 20% di spazio in più per venire incontro alle tantissime richieste. Uno spazio per nuovi ombrelloni, da concederci temporaneamente, senza intaccare i 5 metri di spazio dalla battigia. Non capisco l’accanimento contro la categoria». Ricci non esclude proteste clamorose: «Vogliono che togliamo gli ombrelloni? Io sono pronto a toglierli tutti».

 

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Corriere Adriatico