San Benedetto, i commercianti dicono no del Comune: «Non pagheremo la quota per le luminarie»

San Benedetto, i commercianti si ribellano alla richiesta del Comune: «Non potete chiedere i soldi delle luminarie»
SAN BENEDETTO - «Non siamo disposti al “porta a porta” tra i negozi, per richiedere contributi. Le nostre attività già illuminano la città...

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SAN BENEDETTO - «Non siamo disposti al “porta a porta” tra i negozi, per richiedere contributi. Le nostre attività già illuminano la città tutto l’anno». Parole di Danilo Ottaviani negoziante del centro che fanno intravedere un Natale al buio, o meglio senza luminarie, al massimo con arredi e installazioni. I commercianti infatti chiudono la porta a eventuali collaborazioni finanziarie con il Comune per sostenere le spese delle luci. 

 

Risale a giovedì scorso la riunione tra i negozianti e l’amministrazione comunale che si erano lasciati con il Comune che avrebbe investito 40mila euro per le luminarie a patto che i commercianti avessero partecipato mettendo almeno 20mila euro sul piatto. Oggi la replica di Danilo Ottaviani presidente dell’associazione di commercianti San Benedetto da Vivere: «Vorremmo precisare che le luminarie natalizie non sono necessarie ed indispensabili alle attività solo per fini esclusivamente commerciali ma sono utili a creare alla città quella calda atmosfera che riempie i cuori e regala sorrisi a tutti, grandi e piccoli. È un momento molto delicato per tutto il commercio cittadino, attività fatte di persone, famiglie, generazioni di famiglie che, dopo tanti anni, non vorrebbero mai arrivare a dire basta. Noi come associazione siamo nati per creare un unico gruppo che ragioni con una sola testa anche se con diverse vedute, siamo commercianti e non organizzatori di eventi. Nessuno dei mie colleghi sarà disposto al “porta a porta” tra i negozi, per richiedere contributi per le luminarie senza aver visto un progetto, rischiando di ricevere offese da chi è allo stremo e indifferenza e menefreghismo di tanti franchising». Infatti solitamente i franchising non partecipano a eventuali collette per luminarie o altre iniziative natalizie. 



«Vorremmo far presente poi – prosegue Ottaviani - che già lo scorso anno abbiamo contribuito ad aumentare l’illuminazione natalizia a nostre spese per ogni singola via aiutando il Comune e la nuova giunta, da poco insediata, dimostrando loro di essere pronti ad una collaborazione per il bene cittadino. Siamo sempre stati disponibili a progetti presentati anzitempo che avessero portato lustro, immagine e presenze alla città. Come sempre rimaniamo a disposizione per eventuali nuove proposte sul Natale e su quello che possa migliorare la nostra città. Noi commercianti illuminiamo la nostra città tutto l’anno». Dichiarazioni critiche verso l’amministrazione a cui viene rimproverato il fatto di essersi presentata il 20 ottobre senza un progetto e un calendario riguardante le prossime festività, da qui anche la difficoltà a finanziare iniziative che a oggi ancora non si conoscerebbero. Il consigliere comunale Stefano Gaetani aveva detto chiaramente che senza il contributo dei negozianti, i 40 mila euro messi a disposizione dal Comune sarebbero stati impiegati per installazioni quali alberi di Natale o villaggi di Babbo Natale da sistemare nei vari angoli della città. Se non ci saranno ripensamenti a questo punto si profila un Natale senza luci in strada, sempre che l’amministrazione non decida per un addobbo minimo limitato alle vie più centrali della città.

 

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Corriere Adriatico