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SAN BENEDETTO - È la prima stazione ferroviaria delle Marche per chi arriva da Sud. È il primo impatto con la Riviera delle Palme per migliaia di automobilisti che escono dal casello A14.
I
Due punti strategici per la città. Ma, paradossalmente, entrambi non sono adeguatamente valorizzati. Sulla facciata della stazione, manca la caratteristica scritta indicativa. Lacuna forse di poco conto per chi è della zona, ma grave per i turisti. Una pecca che va avanti da anni, più volte evidenziata dal comitato di quartiere.
Su questo fronte, il Corriere Adriatico ha contattato Rfi: società del gruppo Ferrovie dello Stato, che si occupa anche delle stazioni.
Le richieste
«Un sostanzioso abbellimento di quella rotatoria non è più rinviabile - afferma Elio Core: presidente del comitato Porto d’Ascoli Centro -. Serve una bella scritta, tipo “Benvenuti nella Riviera delle Palme”, con giochi di luce e d’acqua. Se il Comune non ha i soldi necessari, si possono trovare delle sponsorizzazioni private e siamo pronti a fare la nostra parte per trovarle. Ne vorremmo discutere con i rappresentanti dell’amministrazione». L’occasione per farlo ci sarà tra meno di un mese. Infatti, è stata calendarizzata la prima assemblea pubblica del quartiere da quando Core è tornato alla guida del comitato. Appuntamento per le ore 20.30 di giovedì 29 settembre, presso la sala “Don Marino” della parrocchia Cristo Re. Invitati anche esponenti dell’amministrazione Spazzafumo.
Il sottopasso
Nell’ordine del giorno, spicca la richiesta di aggiornamenti sul progetto di ammodernamento del sottopasso di via Mare. Per l’associazione zonale, quella è la «priorità delle priorità». Un intervento di messa in sicurezza richiesto da tanti anni e, finora, rimasto sempre nelle (vane) promesse elettorali. Poi, troviamo la viabilità di via Musone. A seguire, Porto d’Ascoli Centro vuole risposte sulla manutenzione di strade e marciapiedi e sull’abbattimento delle barriere architettoniche. All’ordine del giorno anche la richiesta di un restyling di piazza Cristo Re, con pedonalizzazione completa. Secondo le idee di Core e compagni, quella piazza potrebbe divenire il fulcro di un “centro commerciale naturale”. Ultimo, ma non ultimo: Porto d’Ascoli Centro pungola l’amministrazione per l’attivazione del cosiddetto “vigile di quartiere”.
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Corriere Adriatico