Libero accesso ma nelle spiagge vietate: i cartelli sbagliati e il pasticcio del Comune offrono indicazioni confuse

I cartelli
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SAN BENEDETTO - Più che cartelli informativi, rischiano di essere dei cartelli “dis-informativi”. Il gioco di parole vien da sé guardando come è stata posizionata la cartellonistica che dovrebbe fornire ai bagnanti delle notizie importanti riguardo alla fruizione dei lidi liberi. Piccola premessa: in un recente atto di giunta viene approvato l’elenco ufficiale delle 44 spiagge libere presenti lungo il territorio sambenedettese. 

 

 
Spiagge tra libere e vietate 
Il medesimo documento, chiarisce che 33 spiagge sono aperte all’utilizzo dei bagnanti; mentre in 11 non è consentito fermarsi per prendere la tintarella. Questo limite ha una serie di ragioni. Esempi: spazio ridotto che non consente il rispetto del distanziamento sociale anti-Covid; oppure l’utilizzo per altre finalità, come il rimessaggio dei natanti. Ebbene, eccoci nel cuore del problema: camminando sul lungomare avendo tale elenco davanti agli occhi, ci si accorge di alcune incongruenze. 


Il pasticcio 


Nei primi tratti del lungomare Nord si nota già qualcosa che non va. Ad esempio: nella spiaggia libera a Sud del torrente Albula (teoricamente) non sarebbe consentito sostare. Ma in pratica questo divieto non viene rispettato. Sarà forse per questo che lì è stato affisso il cartello dedicato alle spiagge fruibili. Ma la “Palma d’Oro” del pasticcio se la merita sicuramente l’arenile libero tra le concessioni 5 e 6: zona chalet Medusa. Lì, in teoria i bagnanti potrebbero fermarsi a prendere il sole. Ma, a pochi metri l’uno dall’altro, sono stati affissi due cartelli che indicano tale possibilità ed il suo contrario. Insomma: poche idee ma confuse. Problema opposto nella vicina spiaggia libera tra le concessioni 6 e 7: spazio dedicato al rimessaggio delle barche e, dunque, vietato per gli amanti della tintarella. Ma il cartello dice l’opposto. Poco più a Sud, cartellonistica errata pure nella spiaggia tra la concessione 13bis e 14. Questo lido, stando alle indicazioni approvate in giunta, sarebbe utilizzabile dai bagnanti, ma il cartello dice il contrario. Insomma: un caos. Tanti errori nella posa dei cartelli vanno così ad arricchire la serie di défaillance che, in questo 2021, hanno caratterizzato la gestione delle spiagge libere da parte del Comune.

 

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Corriere Adriatico